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27 February 2006



Come ogni anno mia zia Cenzina mi chiama e dice "Oggi ho fatto le chiacchiere! Ma lí non é Carnevale?". E io dico "No zia, qui non esiste, peró se mi dai la ricetta due chiacchiere le faccio lo stesso". E la ricetta puntualmente l'ho sempre scritta su un foglio di carta, sulla mano, su un pezzo di carta da forno, che puntualmente ho sempre perso. Vediamo se l'anno prossimo mi toccherá richiamare la zia per richiederle la ricetta o se questo diario sará veramente servito a qualcosa.

Ingredienti: 250gr di farina bianca, 50gr di burro, 4 cucchiai di vino bianco secco, 1 uovo, 1 cucchiaino di sale, 1 bustina di vanillina, 1 pizzico di sale, olio per friggere, zucchero a velo

Lavorate la farina, l'uovo, il burro, il sale, la vanillina e lo zucchero. Aggiungete man mano il vino fino a formare una palla liscia ed omogenea. Dividete la pasta e passatela alla macchina per fare la pasta, fino ad assottigliarla al numero 5. Con l'apposita rotella rigata ricavate dalla sfoglia dei rettangoli piú o meno lunghi. Solitamente io rigo anche nel centro di ogni rettangolo, con un piccolo taglio centrale o due piccoli paralleli. Riscaldate l'olio e friggete le chiacchiere 10 secondi circa per ogni lato. Le chiacchiere si gonfieranno subito. É meglio usare una padella non troppo grande e friggerle a poco la volta per evitare che si brucino mentre girate le altre. Fatele raffreddare tra strati di carta assorbente e spolverizzate con zucchero a velo solo un momento prima di servire.

Sognando:
sognare carnevale con maschere indica pericolo di disonestà; sognare carnevale senza maschere indica malinconia e nostalgia; sognare di partecipare al carnevale indica scogli da superare; sognare un carnevale piovoso indica turbamenti sentimentali; sognare un carnevale allegro indica insofferenza; sognare di organizzare una festa di carnevale indica legami affettivi in pericolo; sognare una sfilata di carnevale indica mancanza di riflessione; sognare un veglione di carnevale indica incertezze da superare.

Vino: Moscato d'Asti (bianco dolce frizzante-Piemonte)

26 February 2006



Ogni scusa é buona per bere un bicchierino, ancora meglio se sa di cioccolato. Questa é una crema che si puó fare facilmente con pochi ingredienti e che si puó consumare giá da subito. Il problema é che non sai mai quando smettere perché é dolce si, ma anche alcolico. Come forse sapete, qui in Inghilterra l'alcohol puro non si trova. Io ho sempre sostenuto che é perché qualcuno ha paura che gli inglesi lo bevano direttamente cosí, come fanno con la vodka. Infatti per la mia versione ho dovuto usare vodka, quindi la crema resta piú leggera e bisogna farci scappare il secondo bicchierino per arrivare a 95°.

Ingredienti: 250ml di alcohol a 95°, 500ml di acqua, 500gr di zucchero, 100gr di cacao amaro in polvere, 1/2gr di vaniglia

Scaldate l'acqua in un pentolino ed aggiungete il cacao a poco a poco. Mescolate con una frusta fino a quando il cacao non si sará sciolto in modo da ottenere una crema senza grumi senza fare bollire l'acqua. Aggiungete lo zucchero sempre mescolando fino a quando non si sará sciolto. Fate raffreddare questa crema. Nel frattempo preparate l'acohol mescolandolo alla vaniglia ed aggiungetelo alla crema quando si sará raffreddata completamente. La crema si puó consumare giá da subito ed é ottima diluita con il latte.

Sognando: sognare crema alla vaniglia indica indecisione pericolosa; sognare crema al cioccolato indica fastidi lievi; sognare crema dolce indica mancanza di decisione; sognare di fare la crema indica cattivo umore; sognare di mangiare crema indica acquisti sbagliati.


English please: Cacao and vanilla cream

Ingredients: 250ml vodka, 500ml water, 500gr sugar, 100gr cocoa powder, 1/2gr vanilla powder

Pour the water in a small saucepan. Sift in the cocoa powder and mix well with a wooden spoon until completely dissolved and without lumps. Stir in the sugar slowly until dissolved. Let it cool. Mix the vodka with the vanilla. When the cream is completely cold, pour in the alcohol and mix well. Pour everything into your favourite glass bottle. This is also good mixed with milk. If you like you could also keep it into the fridge. Shake well before use.

24 February 2006



Deliziosa perché é deliziosa e di patate perché... beh quello mi sembra visibile. Ho messo anche delle patate dolci che danno un bel colore, insieme a quelle bianche normali. Per il resto non c'è molto da dire, tranne che potrebbe non piacere l'accostamento pizza-patate. Una variante più morbida e umida é quella di aggiungere pomodoro o mozzarella.

Ingredienti
  • 300gr di farina 0
  • 100gr di farina 00
  • 1 bustina di lievito secco
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiai di olio
  • acqua tiepida quanto basta
  • rosmarino o origano
  • 2 patate grandi
Preparate la pasta su una spianatoia aggiungendo direttamente all'impasto il lievito secco, lo zucchero, il sale e l'olio. Lavorate aggiungendo acqua tiepida quanto basta per formate una palla liscia ed omogenea e mettetela a lievitare in un posto caldo per almeno 1 ora, fino a quando avrá raddoppiato di volume. Riprendete la pasta e lavoratela fino a formare una sfoglia della forma della vostra teglia. A questo punto tagliate le patate a fettine sottili ed adagiatele una ad una sulla pasta. Spolverizzate ogni patata con sale e olio ed infine il rosmarino o se preferite l'origano. Aggiungete la mozzarella e il pomodoro se volete e cuocete in forno ben caldo a 250 C per 15/20 minuti facendo attenzione che le patate non si brucino.

Sognando:
sognare patate simbolizza pigrizia e stupiditá. Sognare patate nei sacchi indica che ci sará un miglioramento economico; sognare di raccogliere patate indica che avrete una visita piacevole; sognare di comprare patate indica che avrete rendimento nel lavoro; sognare di sbucciare patate indica che supererete certe difficoltà; sognare patate fritte indicano mancanza di comprensione.

Vino: bianchi secchi liguri (Pigato, Vermentino) oppure spumanti bianchi

23 February 2006



Come quasi ogni settimana, anche la scorsa mi ha portato la cassetta di frutta e verdura biologica. La cassetta la ordino via internet ogni settimana, perché ogni settimana é diversa e se ho ancora tanta roba che mi avanza in frigo, preferisco rimandare a quella dopo. La scorsa settimana dunque ho ordinato insieme alla cassetta una cosetta chiamata "Marmelade Kit", che io pensavo fosse un kit per fare la marmellata, ma non la frutta. Invece mi é stato recapitato un sacchetto di arance di Seviglia, con ricetta allegata. Per la serie "hai voluto la bicicletta e mo' pedala". Il fattorino che me la porta mi ha detto sogghignando "You are going to be busy, uh?" Io gli ho sorriso chiedendomi che avesse voluto dire. Sopresa gradita peró, perché queste arance non le avevo mai provate prima e la marmellata di arance amare é l'unica mia preferita e quella che mangio sempre volentieri perché le altre sono troppo dolci per i miei gusti. Questo tipo di arance esce sul mercato verso la fine di gennaio, si trova fino alla fine di febbraio ed é assolutamente impossibile mangiarle crude perché sono amare ed aspre. Ma la marmellata é venuta una bontá! Grazie anche a Rob per avermi aiutato a tagliare le striscioline. Se ne vedete qualcuna piú cicciotta, quella é sua!

Ingredienti: 1.5kg di arance di Seviglia, 2.8lt di acqua, il succo di 2 limoni, 2.7kg di zucchero

Lavate le arance e tagliatele a metá. Spremetele con uno spremiagrumi e raccoglietene il succo in una pentola. Tenete i semi da parte raccogliendoli in un sacchetto di tela. Svuotate le arance con un cucchiaino raccogliendo la polpa, semi compresi. Tagliate le bucce delle arance con un coltello ben affilato. Si possono tagliare a quadrettini oppure a striscioline, a secondo dei gusti e della pazienza. Raccogliete il succo e le scorze in una pentola antiaderente. Legate il sacchetto di tela alla pentola, in modo che resti sul fondo della pentola. Coprite con l'acqua e fate cuocere per 2 ore. Rimuovete il sacchetto con la polpa di arance e schiacciatelo con un cucchiaio per farne uscire il succo in eccesso. Versate lo zucchero e il succo di due limoni. Mescolate con un cucchiaio di legno fino a quando lo zucchero non si sará sciolto completamente. Portate ad ebollizione e schiumate. Fate cuocere per circa 5 minuti ancora e poi spegnete. Mescolate bene per distribuire le scorze omogeneamente e invasate subito in barattoli di vetro sterilizzati. Chiudete con il coperchio e capovolgete i barattoli coprendoli con una coperta fino a quando la marmellata non si sará raffreddata. In questo modo si effettua una specie di autosterilizzazione. Se ne fate in quantitá enormi conviene sempre fare il bagno maria, altrimenti cosí invasata si conserva tranquillamente per almeno 6 mesi. Mettete il vasetto in frigo una volta aperto.

Sognando: sognare di vedere o mangiare marmellata significa che avrete piacevoli sorprese e che farete nuove scoperte. Sognare di fare la marmellata indica che avete una vita felice.



English please: Seville's oranges marmalade



As every week, also last week I received my box of organic vegetables and fruit from Riverford Organic. Each week I choose if I want a small or big box, accordingly to what I have left in my fridge. Last week I also ordered an extra product called "Marmalade kit" which I though it would give me a kit to make marmalade, but I didn't think I would get fruit! So that is what it was. A bag of beautiful Seville's Oranges with the recipe to make this delicious marmalade. It was a great surprise for me because this, is the only marmalade I really like to eat, the others are always too sweet for my tastes. This kind of oranges are only to be found in January and February, so this is the best time to look for them. Unlike other oranges, a true Seville has a very rough skin and has a beautiful deep orange color. These are impossible to eat as they are very bitter, so Marmalade is the best way to make use of them.

Ingredients: 1.5kg (3lbs) Seville oranges, 2.8 litres (5 pints) water, juice of 2 lemons, 2.7kg (6lbs) sugar

Scrub the oranges and cut them in half. Squeeze the juice and pips into a basin. Cut up the peel into thin strips or chunks, as preferred.
Put the peel, any soft pulp and the water in a large heavy-based pan. Strain in the juice. Put the pips in a muslin bag and tie it to the pan handle so that it hangs well down in the water. Cook the fruit gently for 2 hours, or until the peel is tender.
Lift out the bag of pips and squeeze it between two spoons over the pan before discarding. Add the lemon juice andsugar, and stir until the sugar has completely dissolved.
Bring to the boil, and boil rapidly until setting point is reached. Remove from the heat and skim the scum, cool for 5-8 minutes and then stir well to distribute the peel.
Pot and seal as you would with any jam or fruit jelly. I personally fill the jars, previously sterilized in hot water, seal them well and put them upside down. Cover with a blanket until the marmalade is cold.

21 February 2006



Un'altro esperimento tutto personale. Per la serie "ma non abbiamo piú vino bianco?". Ecco, se proprio lo devo dire, in questo caso é andata cosí. La vodka era lí che mi guardava ed ho pensato, perché no? Devo dire che non dá un grande sapore al tutto, ma la zucca si é cotta benissimo e le orecchiette si sono abbracciate a questa salsina arancione che é una bellezza! Le piccole rape non so bene come si chiamino in italiano, quindi se qualcuno mi suggerisce il nome esatto, saró ben lieta di cambiarlo. Quelle mi avanzavano da qualche giorno e sono un "plus" ma ci stanno bene.

Ingredienti:
350gr di orecchiette, 400gr di zucca, 1 bicchiere di vodka, 1 bicchiere di acqua, 1 cipolla media, 1/2 cucchiaino di peperoncino, 200gr di rapette, olio

Fate rosolare la cipolla in un po' di olio per qualche minuto. Aggiungete la zucca tagliata a pezzi, mescolate ed aggiungete la vodka e l'acqua. Cuocete per circa 20 minuti o fino a quando la zucca non risulterá morbida. Aggiungete il peperoncino, mescolate e con uno schiacciapatate, riducete la zucca in purea. Pulite le rapette, disponetele su una teglia da forno, versate un po' d'olio e sale e cuocete in forno ben caldo per circa 30 minuti a 240 C.
Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela lasciando poca acqua di cottura, versate nella padella con la zucca e saltate per qualche minuto fino a quando la pasta non si sará amalgamata con il resto degli ingredienti. Spolverizzate di peperoncino e guarnite con le rapette.

Sognando: sognare pasta di farina indica che avrete vita tranquilla

Vino: bianchi aromatici leggermente dolci: Malvasia dei Colli Piacentini, Moscato di Pantelleria in versione secca


English please: Orecchiette with pumpkin and vodka sauce and turnips

Ingredients: 350gr orecchiette, 400gr pumpkin, 1 glass of vodka, 1 glass of water, 1 medium onion, 1/2 tsp red dried chilli peppers, 200gr small turnips, 1 Tbsp extravirgin olive oil

Fry the onion with a bit of oil for a few minutes until it softs. Add the flesh of the pumpkin cut into cubes. Mix well then add the vodka and the water. Cook for 20 minutes or until the pumpkin is soft and well cooked. Add the dried chilly and mash the pumpkin as you would do with potatoes. Clean the turnips, put them on a baking dish, dress with a bit of oil and salt and cook in hot oven (240 C - 450 F - 8 G) for about 30 minutes.
Cook the pasta in salted water. Drain it leaving just a little water in the pan. Pour it into the saucepan where the pumpkin is and toss it until all the ingredients are mixed well. Sprinkle with dried hot chilli pepper and guarnish with roasted turnips.

20 February 2006



Il week end è di solito il momento migliore per approfittare del tempo libero per stare in cucina senza preoccuparsi di essere in ritardo per questo o per quell'altro. Per me è anche il momento migliore per sperimentare nuove ricette inventate di sana pianta con quello che il frigo offre. Quando ho i peperoni in frigo di solito li faccio grigliare, (sul barbecue se il tempo lo permette) poi li condisco con olio, aglio, capperi ed acciughe, li conservo in frigo e li mangio come antipasto. Volendo si possono anche mettere sottolio come ho fatto qualche mese fa. Questa volta ho voluto sperimentare con una crema vellutata, aggiungendo lo zenzero e il finocchietto selvatico che ho raccolto l'estate scorsa e fatto seccare affinché durasse nel tempo. Un piccolo esperimento che è piaciuto persino a Rob, nonostante abbia lamentato un eccessivo gusto di zenzero. Ma come sempre i gusti sono gusti, io lo zenzero lo mangio al naturale e in quantità che mi riscalda per ore, ma credo di essere un caso a parte. La quantità di zenzero consigliata qui è comunque inferiore a quella che ho utilizzato, quindi regolatevi di conseguenza secondo i vostri gusti personali.

Ingredienti
  • 1 peperone rosso
  • 1 peperone verde
  • 1 peperone giallo
  • 250ml di brodo vegetale
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 cipolla piccola
  • 1 pezzo di zenzero di circa 2 cm
  • 1 cucchiaio di concentrato di salsa
  • finocchietto selvatico per guarnire
  • olio quanto basta
  • sale quanto basta
Riscaldate il forno a 250 C. Mettete i peperoni su una teglia e fateli arrostire per circa 25 minuti quindi metteteli in un piatto, fateli raffreddare e pelateli eliminando i semi interni. In un pentolino versate un paio di cucchiai di olio e fate rosolare l'aglio, la cipolla e lo zenzero. Aggiungete i peperoni, il concentrato di pomodoro e il brodo. Salate. Fate cuocere per 5 minuti. Versate tutto nel mixer o nel frullatore e riducete finemente fino a quando non si sarà formata una crema. Riportate nella pentola e fate riscaldare qualche minuto. Versate nei piatti e decorate con finocchietto selvatico o con un'altra erba a vostra scelta.

Sognando: sognare peperoni verdi indica provvedimenti utili; sognare peperoni rossi indica socievolezza e simpatia; sognare peperoni freschi indica propositi oscillanti; sognare peperoni conservati indica operosità premiata; sognare peperoni piccoli indica incontri noiosi; sognare peperoni cotti indica sicurezza in se stessi; sognare di mangiare peperoni indica fastidi di breve durata; sognare di comprare peperoni indica ricompensa.

Vino: bianco intensamente speziato: Gewurtztraminer dell'Alto Adige o dell'Alsazia

18 February 2006


Qualche post fa si é affacciato su questo blog un certo Omar, che oltre a saperne di Torte Barozzi e non solo per averne mangiate alcune, ne sa tantissimo di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Va subito detto che io fino ad ora ho sempre bevuto acqua, ovvero quel che credevo fosse Aceto Balsamico, e non avevo mai assaggiato un ABTM fatto in casa. Quindi parlando di Aceto Basalmico, Omar si é gentilmente offerto di inviarmene un campioncino di quello che lui e la sua famiglia producono a Modena. Sotto suggerimento di Omar, lo abbiamo assaggiato con scaglie di Parmigiano Reggiano, non invecchiato 12 anni purtroppo come suggeriva lui, ma quello che ci passa il convento del Devon. L'ABTM si presenta molto denso, corposo, molto scuro. Il gusto é completamente diverso da quello di un aceto balsamico "normale", é un misto di agro dolce con retrogusto di aceto, un gusto cosí unico che é persino difficile da spiegare. E allora lascio la parola ad Omar che qui ci spiega come viene prodotto l'ABTM e quali sono le differenze tra un Aceto Balsamico Tradizionale e uno Tradizionale di Modena.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è il risultato dell’acetificazione naturale del mosto cotto di uva. Le condizioni meteorologiche tipiche della pianura padana, ossia inverni freddi ed estati calde, sono condizioni basilari per favorire il processo di acetificazione. La materia prima di partenza che la tradizione vuole è l’uva bianca, zuccherina "Trebbiana" e di collina, anche se c’è chi usa uva rossa "Lambrusco". Dopo la pigiatura, al primo accenno di fermentazione si toglie subito il mosto dalle graspe, si filtra e si mette in una caldaia aperta, a cuocere a fuoco diretto. É necessaria una lenta ebollizione, prolungata per "concentrare" il mosto nella misura desiderata, misura che può andare dal 30 al 70 percento, a seconda del tenore zuccherino dell'uva impiegata o a seconda che si voglia ottenere un aceto più o meno "forte".
Tolto il mosto dalla caldaia, lo si filtra, lo si lascia raffreddare e di seguito lo si mette a dimora nelle batterie. La batteria per ABTM è una serie di botti di capienza e di materiale differente, la batteria tradizionale è cosi composta, in ordine crescente: 1. Gelso 20lt - 2. Frassino 30lt - 3. Cilegio 40lt - 4. Castagno 50lt - 6. Rovere 60lt. Oggi però non è infrequente trovare batterie composte da una sola essenza visto che alcune come il Gelso stanno diventando abbastanza rare. L’ordine e la capienza delle botti è inversamente proporzionale all’età dell’aceto, quindi la botte nr. 6 o la più capiente che dir si voglia contiene l’aceto più giovane. Il foro di ispezione delle botti è coperto da una pezza di cotone o di garza di cotone tenuta in pozione da un sasso calcareo di fiume, sasso che viene pian piano corroso dai vapori dell’aceto. L’aceto concentrandosi cala il proprio livello all’interno delle botti, questo genera la necessità di un "rincalzo" che viene eseguito in questo modo: si riporta a livello (appunto si rincalza) la botte più piccola con l’aceto contenuto nella botte immediatamente più grande e via di seguito fino all’ultima botte che sarà rincalzata con del mosto nuovo. Questa operazione viene eseguita solitamente in primavera, per i restanti mesi dell'anno l’ABTM avrà solo bisogno di riposo e di ispezioni. Allo stesso modo quandi si preleva da una botte dell’aceto per il consumo si procede alla relativa operazione di rincalzo. Una volta rincalzata la batteria viene la parte più difficile. A questo punto la tecnica non serve a granchè a questo punto è l’uomo con la sua sensibilità ed esperienza a condurre l’ABTM verso quell’equilibrio che solo il tempo e la mano esperta sanno concedere a questo prodotto. L’ABTM per essere definito tale deve aver avuto un invecchiamento di almeno 12 anni (prima lo si definisce semi-balsamico) per cui con una "inerzia" di avviamento tale si può capire come mai di solito un papà o un nonno avviino una batteria nuova in occasione di una nascita. Dopo 25 anni di invecchiamento l’ABTM è definito "Extra Vecchio". In cucina si consiglia l’uso dell’ABTM di 12 anni per i cibi a cottura e tutte le verdure e l’ABTM extra vecchio per le pietanze calde, sul parmigiano e sui bolliti. Insomma per concludere l’ABTM come il Parmigiano-Reggiano non si fabbrica, si fa.

Caratteristica saliente del ABTM è che deve essere prodotto secondo un disciplinare che si rifà ad una descrizione del processo descritta dal Conte Francesco Aggazzotti in una sua lettera che prevede l'utilizzo di mosto cotto di uva di Trebbiano e basta e che per definirsi balsamico deve avere almeno 12 anni di invecchiamento in botte.

Qui di seguito la lettera del 1860 scritta dal Conte Francesco Aggazzotti al Sig. Pio Fabriani sul modo per fare l’aceto alla modenese.

"In cinque o sei barili, preferibilmente di ginepro o, in mancanza di castagno, o, in mancanza, di morogelso (da altri legni non si ottengono buoni barili da aceto) di diverse capacità, disposti in fila secondo le dimensioni, dopo purgati con i consueti modi e quindi lavati all'interno con aceto bollente, si metta per ogni barile un poco di aceto forte, dall'uno a due boccali secondo la capacità dei barili, oppure si introducano delle cosiddette madri di aceto: quindi si empiano pressoché del tutto, meno cioè circa quattro dita con mosto tratto da uva di buona qualità bianca, dolce e ben matura dopo averlo fatto bollire finché sia calato di un terzo e dopo averlo lasciato raffreddare: non si turino le aperture superiori dei barili ma si coprano soltanto in modo da difendere l'accesso agli insetti. Si prescinde dall'indicare qui i diversi mezzi per formare aceto forte o madri di aceto, senza avere altro aceto o altre madri, sia per la facilità di trovarne sempre ovunque, sia perché detti mezzi sono notorii. Di mano in mano che col tempo va calando il liquido nei barili, si supplisca la calata nel più piccolo con quello del barile più vicino, quindi al calato ed al levato di quest'ultimo col liquido dell'altro contiguo barile e così via fino al più grande nel quale si sostituisce con mosto come prima. Dopo qualche anno, quando avrà cominciato a formarsi l'aceto, si potranno inserire uno o due barili disponendoli con gli altri secondo la capacità, in fila e distribuendo in tutti i barili l'aceto in modo che sempre la maggior parte del già formato, o di prima qualità, occupi il barile più piccolo e quindi quello di seconda qualità il barile attiguo e così via via. Lo stesso negli anni seguenti finché non si abbia una serie fra i ventiquattro e i trenta barili. Ogni cinque o sei anni sarà bene estrarre le madri dai barili, eliminarle ove siano soverchie, conservarne ove siano poche, avvertendo di lavarle bene con aceto prima di introdurle di nuovo nei barili. Se l'aceto di qualche barile tendesse all'aspro, si correggerà con mosto fatto bollire di più del sopraindicato. Ad accellerare la formazione dell'aceto balsamico, gioverà assai esporre l'aceto della miglior qualità al sole in cassette di molta superficie e basse, ricoperto di un velo, ripararlo dalle mosche e dalle vespe."

Curiositá: Quando si dice "avere una passione nel sangue". Casualmente, il vero nome di Omar é A.B. Tutta la sua famiglia, ha le iniziali del proprio nome e cognome che iniziano con A.B.!

Grazie di cuore Omar
per questo splendido regalo e per avermi fatto conoscere un prodotto del quale quasi ignoravo l'esistenza. Eh si, grazie anche perché da ora in poi non saro più capace di comprare un normale Aceto Balsamico! (foto delle botti by Omar)

English please: Aceto Balsamico Tradizione of Modena

Omar is an Italian guy who comments now and then on my Italian blog and knows everything about Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (ABTM). I had never tried the real ABTM before and I now understand that what I usually buy as Aceto Balsamico is just little more than brown water compared to the real one. He kindly volunteered to send to me a sample of the ABTM that he and his family make in Modena.
As he suggested we tried it with Parmigiano Reggiano, although the 12 years old that he was suggesting couldn't be found in Devon so we had to have it with the commercial version of Parmigiano Reggiano.
The ABTM is very thick, full-bodied and dark. It tastes completely different from the "standard" version. It has a fantastic flavour which is so unique that it's even difficult to explain. So, I leave space to Omar to explain how his family makes the ABTM and the differences with the standard Aceto Balsamico.
The Aceto Balsamico Tradizionale di Modena is made by acetificaition of boiled grape 'must' (unfermented juice). Cold winters and hot summers, typical of the Po valley, are very important factors which make the acetification process possible. The base material is the white "Trebbiana" grape, although Lambrusco grape is sometime used. As soon as the fermentation begins the must is filtered and boiled over open fire. The must is concentrated from 30 to 70 % depending on the sugar content. Stronger flavours are obtained by higher concentration.
The boiled must is then filtered and put to rest in barrel batteries. A barrel battery is made by 6 barrels of different woods: 1. Mulberry 20 lt - 2. Ash tree 30lt - 3. Cherry tree 40 lt - 4. Chestnut tree 50 lt - 6. Oak tree 60lt. The biggest barrel contains the youngest vinegar. The oldest is kept into the smallest barrels. Each barrel has an inspection hole covered with a cotton patch kept in position by a river stone which is corroded with time by the vinegar vapours. With time vinegar concentrate even more and each barrel is topped with younger vinegar from the next bigger barrel. This is usually
done in springtime whereas during the rest of the year the vinegar rests and is inspected regularly. It is experience and time which brings this product to the right equilibrium and flavour. The ABTM must be aged for at least 12 years to be called Balsamico Tradizione di Modean. Before it can only be called semi-balsamico. Because of the long time it takes to make the ABTM it is traditional to start a new battery for every new born in the family. After 25 years ageing the ABTM is called "Extra-Vecchio" (extra old). The 12 years old ABTM is perfect with cooked vegetables and the Extra-Vecchio for cheese and cooked meat.
For all these reasons ABTM experts often say that the Aceto Balsamico Tradizionale di Modena can be made but can't be produced. Just like Parmigiano Reggiano.
As a last curiosity, Omar real name initials are A.B. as all the rest of his family.

A big thank you to Omar for this precious gift. I'll find it really hard from now on to buy Aceto Balsamico! (barrels's photo by Omar)

17 February 2006



Forse era meglio dire che sarebbe stata anche la settimana della barbabietola. Mi sono chiesta che altro ci potevo fare con le barbabietole avanzate e mi sono ricordata di questa ricetta. All'inizio ho titubato un po' perché va bene tutto, ma anche una torta di barbabietole mi sembrava troppo. Invece ho dovuto ricredermi, perché questa é una delle torte piú morbide che abbia mangiato. Se vi spaventa che possa avere un gusto forte di barbabietola, niente paura perché il suo sapore é fortemente ammortizzato dal cacao. Credo che la morbidezza sia data proprio dalla barbabietola, per il resto é una semplice torta al cacao. E con questa si chiude il mio periodo rosa e si apre ufficialmente il mio periodo marrone.

Ingredienti
  • 200gr di farina
  • 300gr di barbabietole
  • 50gr di cacao in polvere amaro
  • 2 uova
  • 150gr di zucchero
  • 125ml di olio d'oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci (2 cucchiai)
Accendete il forno a 180 C. Fate cuocere le barbabietole o se preferite usate quelle giá cotte disponibili in molti supermercati. Mettetele nel mixer e riducetele in purea con un po' di acqua di cottura o con semplice acqua. Uno o due cucchiai sono sufficienti per far si che le barbabietole si mescolino bene tra di loro. Aggiungete le uova nel mixer e sbattetele così con le barbabietole ed infine l'olio amalgamando con qualche colpo di mixer tutti gli ingredienti.
In una terrina versate la farina setacciata, il cacao setacciato, lo zucchero e il lievito. Aggiungete il composto liquido con le barbabietole a quello secco con la farina. Amalgamate tutti gli ingredienti con un cucchiaio fino a quando non ci saranno più grumi. Versate il composto in una tortiera a cerniera di circa 20cm dopo averla oleata ed infarinata leggermente. Fate cuocere per 40 minuti e lasciate raffreddare nel forno spento con lo sportello socchiuso.

Sognando:
sognare di diventare rosso/a indica introversione; sognare di vedere tutto rosso indica carattere ribelle; sognare un vestito rosso indica passionalità; sognare un filo rosso indica desiderio d'amore; sognare una matita rossa indica capacità di sopportazione; sognare inchiostro rosso indica incomprensione con vicini.

Vino: Liquoroso rosso: Banyuls o Maury (Francia-Pirenei)

16 February 2006



Visto che S. Valentino viene una volta l'anno é meglio farlo durare un po' di piú che un giorno solo. Come direbbe il saggio, per me tutti i giorni sono buoni per festeggiare.

Ingredienti per i cestini:
150gr di cioccolato fondente
Ingredienti per la mousse: 300gr tra fragole e lamponi, 120gr di zucchero, 2 cucchiai di liquore all'arancia, 250ml di panna da montare, 2 bianchi d'uovo

Per creare i bicchieri é molto semplice. Basta foderare un bicchiere con della carta stagnola e fare aderire la carta ai bordi il piú possibile. Qui a sinistra vedete delle foto scattate dopo l'avvenuta operazione, per dare l'idea di come funziona. Quindi si avvolge la carta e si immerge bicchiere e carta nel cioccolato fondente fatto sciogliere in un pentolino a bagno maria. Fate colare il cioccolato in eccesso e poi poggiate il bicchiere nel piatto che andrete ad usare per servire. Il bicchiere di cioccolato non si staccherá dal piatto successivamente, quindi é bene usare giá un piatto da portata. Una volta poggiato il bicchiere, sfilatelo delicatamente lasciando la carta stagnola attaccata al cioccolato. Mettete il piatto in frigo e lasciate solidificare per 1 ora. Quando la cioccolata si sará solidificata rimuovete la carta stagnola delicatamente ed otterrete il bicchiere di cioccolato. Conviene fare piú prove su piú piatti anche di varie forme e dimensioni.
Per fare la mousse sbattete i bianchi d'uovo fino a farli diventare bianchi e spumosi ed aggiungete lo zucchero a poco a poco fino a completo scioglimento. Lavate la frutta e passatela al mixer. Aggiungete il liquore all'arancia o di altro gusto. Montate la panna ed incorporatela alla frutta. Incorporate poi questo composto ai bianchi d'uovo montati. Quando i cestini saranno pronti riempiteli con la mousse e decorate a piacere con lamponi o fragole.

Sognando:
sognare cioccolato significa che vi state lasciando andare a troppi eccessi e dovete praticare un po' di astinenza. Sognare di mangiare cioccolato indica che dovete essere prudenti con il denaro; sognare di offrire cioccolato indica gelosia in amore; sognare di comprare cioccolato indica complicazioni momentanee; sognare cioccolato fondente indica giudizi frettolosi

Vino: Moscati liquorosi: Muscat de Beaumes de Venise (Francia- Rodano), Moscato Passito di Pantelleria Liquoroso

15 February 2006



Come preannunciato, la settimana rosa continua con un dipping sfizioso e rosa, appunto. Le barbabietole la fanno da padrona ancora una volta. Il dipping é molto simile al hummus ma il sapore é decisamente diverso. Se non vi piacciono le barbabietole state lontano anche da questo perché il sapore della barbabietola non cambia neanche con il tahini.

Ingredienti: 400gr di barbabietole, 2 cucchiaio di tahini, mezzo cucchiaino di sale, 2 cucchiai di succo di limone, 200gr di formaggio morbido

Bollite le barbabietole fino a quando non saranno cotte. Fatele raffreddare, poi pelatele e tagliatele grossolanamente. Passate nel mixer con il tahini, il limone ed infine il formaggio fino ad ottenere una salsa cremosa. Servite con verdure, crackers, grissini, pane... Se preferite potete usare barbabietole giá cotte. Si risparmia un po' di tempo.

Sognando:
sognare rose fiorite indica fedeltá in amore e l'arrivo di tanta gioia. Le rose simboleggiano amore, passione, femminilitá, romanticismo, in particolare se queste sono rosse. Sognare di annusare una rosa indica grandi piaceri e felicitá.

14 February 2006



Per la serie "come prendere due tre meme con un post". La mia vicina di banco Cannella ospita questo simpatico MeMe di San Valentino. Una settimana fa ci ha invitate, con tanto di partecipazione, a sfornare il dolce di S. Valentino. E io che speravo di starmene a guardare il soffitto almeno oggi, non ho potuto dire di no alla mitica Canny! Di solito a San Valentino preferisco, quasi esigo, essere portata a cena fuori, almeno oggi! Comunque le meringhe sono semplici da fare. Lo sbattitore elettrico sbatte e il forno cuoce. Grazie all'occasione ho anche superato lo shock meringa bruciata. Prima di oggi avevo fatto le meringhe solo un'altra volta in vita mia. Qualche mese fa. In quell'occasione peró confusi i farenight con i gradi centigradi. Invece di mettere il forno a 100 C, lo misi a tipo 240 C. Ah, ecco cos'era quella puzza di bruciato!!

Ebbene, ne approfitto quindi per partecipare anche al simpatico MeMe dei centrini ospitato dagli Scribacchini mostrando l'unico che sono riuscita a recuperare perché dopo tanti, troppi traslochi, ho smesso di sballare il mio corredo. Questo centrino l'ho fatto qualche anno fa e rappresenta quattro "mezzi soli" in compagnia.

E il terzo meme arriva dalla Cuoca petulante con The magnificent seven - Le sette musiche della mia vita

Personal Jesus (Depeche Mode)
Heartbeat (David Sylvian)
True (Spandau Ballet)
A Forest (The Cure)
In Quiete (live) (C.S.I.)
Brightness Falls (David Sylvian - Robert Fripp)
Soltanto un sogno (La Crus)

E visto che d'amore universale trattasi, i miei cuori di meringhe li dedico alla coppia dell'anno, Biscottino e Biscottina, con l'augurio di poter festeggiare tanti Valentini insieme, nello stesso posto, nella stessa casa, molto presto! Happy Valentine everybody!

Ingredienti: 120gr di zucchero a velo, 2 bianchi d'uovo, 4 gocce di colorante rosso (facoltativo), frutti di bosco a piacere, liquore all'arancia, zucchero

Con uno sbattitore elettrico, inziate a montare gli albumi e piano piano versate lo zucchero a velo continuando a sbattere ed aumentando la velocitá mano mano che lo zucchero finisce. Aggiungete qualche goccia di colorante rosso se preferite. Sbattete fino a quando il composto non apparirá ben denso. Prendete una teglia da forno, rivestitela con carta da forno. Se avete delle formine a forma di cuore, usate quelle per formare i cuori. Se non le avete potete riempire una tasca e formare i cuori a mano libera. Cuocete in forno caldo a 100 C per 1 ora e mezza.
Lavate i frutti di bosco, mescolateli con qualche cucchiaio di liquore all'arancia e un po' di zucchero. Fate macerare la frutta in frigo per qualche ora e versatela sulle meringhe aggiungendo piú o meno liquore a seconda dei gusti. Tra i miei frutti di bosco ho aggiunto le mitiche more raccolte la scorsa estate e messe sotto spirito.

Sognando: sognare di bere molto ed avere ancora la situazione sotto controllo significa che presto avrete buone notizie.

Vino: Moscato d'Asti (bianco dolce frizzante-Piemonte)

13 February 2006



L'ov son di ier... la la la la la la laaaaaa!
Inizia la settimana rosa, quella dell'amore, quella della festa degli innamorati! Per me S. Valentino ha sempre rappresentato l'amore universale, quello per la natura, per la vita, per gli amici e perché no anche per il cibo! Questa settimana va cosí, si veste di rosa. Inizio quindi con un piatto che mi é venuto in mente dopo aver conquistato Rob con le Tagliatelle al Matcha. Perché quindi non rosa, o di altri colori? Le rape rosse mi sono sempre piaciute, bollite semplici, con olio e aceto (meglio se Balsamico Tradizionale di Modena del quale vi parleró prestissimo!). Il pesto di zucchine é uno semplice per contrastare il colore rosa e per esaltare il gusto della pasta. Ma poi come sempre ognuno si puó sbizarrire come vuole creandone altri.

Ingredienti per la pasta:
500gr di semola di grano duro, 100gr di rape rosse, 2 bicchieri di acqua
Ingredienti per il pesto: 3 zucchine medie, 50gr di parmigiano reggiano, 60ml di olio extravergine d'oliva, 5 foglie di basilico o piú, 1 spicchio d'aglio, 1 cucchiaino raso di sale, 1 spolverata di pepe

Setacciate la farina e dispontela a fontana. Cuocete le rape in acqua non salata per almeno 30 minuti o fino a quando non saranno morbide e cotte. Passatele nel mixer e riducetele in purea. Aiutatandovi inizialmente con una forchetta, formate una pasta liscia ed omogenea versando a poco a poco l'acqua e la purea di rape rosse. Dividete la pasta e passatela alla macchina iniziando a formare le sfoglie partendo dal numero 3. Tirate la sfoglia fino al numero 4 o se preferite piú sottile arrivate fino al numero 5. Tagliate poi le tagliatelle e fatele asciugare su un panno da cucina pulito oppure sull'apposito asciuga-pasta.
Per il pesto di zucchine ho messo tutti gli ingredienti nel mixer e ho ridotto in pesto appunto. Per le quantitá regolatevi in base ai vostri gusti personali e in base alla grandezza delle zucchine. Potrebbero richiedere piú o meno olio.
Fate cuocere la pasta per 3 minuti da quando l'acqua inizia a ri-bollire. Scolatela ma tenete da parte un po' di acqua di cottura. Riportate sul fuoco, versate il pesto e fate saltare in padella in modo che il pesco si sciolga e si amalgami bene con le tagliatelle. Questa é un operazione importante per evitare che la pasta si appiccichi e per fare amalgamare bene il sugo. Versate un filo d'olio in piú se dovesse accadere.

Sognando: sognare pasta al sugo indica che dovrete evitare le provocazioni; sognare pasta di farina indica che avrete vita tranquilla; sognare pasta all'uovo indica che avrete grandi soddisfazioni.

Vino: bianchi: Cinque Terre Bianco (Liguria), Oltrepò Pavese Riesling Italico, Malvasia Istriana (Friuli-Venezia Giulia)


English please: Pink Tagliatelle with courgette pesto

Ingredients for the tagliatelle: 500gr durum weath flour, 100gr cooked and pureed betroot, 2 glasses of water
Ingredients for the courgette pesto: 3 medium courgettes, 50gr parmigiano reggiano, 60ml extravirgin olive oil, 5 basil leaves or more, 1 garlic clove, 1 tsp salt, a pinch of pepper


Use cooked betroot or buy raw ones and cook them. Put them in the mixer and reduce them finely. Sift the flour and add the pureed betroot. Add water bit by bit and make a round soft ball. Divide the dough into 4 and work it on the pasta machine into layers of pasta first. I start with number 3 and then go to 4. If you like it thinner than go up until 5, but its best if tagliatelle remain thicker so when you cook them they don't stick. Let the tagliatelle dry on a clean table cloth or on a pasta dryer.

To make the pest I have put all the ingredients into a blender and mixed until smooth. Add more or less oil according to the size of your courgettes and your taste.
Boil some water in a big saucepan, add some salt then add the pasta and let it cook for 3 minutes starting counting from when the water starts boiling again. Drain but save some water (about 6 Tbsp). Return the pasta on the gas, mix it with the pesto and toss well to blend all the ingredients and to make a nice sauce. This is very important in order to avoid sticky pasta. Add a drizzle of oil if the pasta sticks.

12 February 2006



Rob si é finalmente deciso che "non esiste vivere in un posto di mare e non andare a pescare!" Ed era ora! Beh, non é che siamo andati a pescare oggi, ma abbiamo perlustrato la zona. Da quando abitiamo in questa zona, circa 1 mese, non eravamo ancora andati a fare un giro nei dintorni. Questo é un posto a pochi minuti da casa, praticamente sotto casa. É un posto meraviglioso chiamato Hope's nose, (Capo Speranza), posto favorito dai pescatori di tutta Torbay perché qui si pesca meglio. Ed infatti abbiamo incontrato tanti pescatori ma l'incontro piú bello é stato con questa bellissima foca! Lei si muoveva parecchio ed io dall'emozione ho fatto delle ciofeche di foto, ma é stato un'incontro unico. Insomma quando mai capita di uscire a fare due passi ed incontrare un foca selvatica? É successo tutto cosí in fretta e all'improvviso. Lei é spuntata da sotto l'acqua limpida che peró oggi sembrava piú di color grigio topo perché del sole neanche l'ombra. Un pescatore super accessoriato ha inziato a fare le foto con il cellulare mentre con l'altra mano le lanciava qualche calamaro per attirare la sua attenzione. La signorina era lunga poco piú di un metro e mezzo ed era bella cicciotta, anche se da qui si vede solo la testolina che di sicuro era piú grande della mia!
Questa foto a sinistra é proprio Hope's Nose vista dall'alto della collina. É un posto che gli inglesi chiamano "Cardiac hill", perché per arrivare laggiú é tutta discesa ripida, ma per salire, é tutta salita ripida! Per fortuna noi siamo allenati ed é stato un gioco da ragazzi, ma la sudata ce la siamo fatti ugualmente! La piccola baia sembrava un'oasi celestiale. Pensare di avere un posto cosí a portata di mano, ha persino convinto Rob che questo é un posto meraviglioso e che finalmente la smetterá di dire "Voglio tornare a Milano!". E ha convinto me che "non esiste abitare al mare e non sapere nuotare". Per ora il piano é comprare una canna da pesca decente, che quella che abbiamo é per dilettanti. Questi pescatori sapevano il fatto loro, avevano della canne da pesca enormi ed avevano ogni sorta d'amo e attrezzatura. Pensate che in Inghilterra il fishing é al primo posto degli hobby tra gli uomini, mentre lo shopping é al primo posto degli hobby per le donne. Per una volta ho l'imbarazzo della scelta. Entrambe sono produttivi, ma nel primo ci va un sacco di pazienza, mentre nel secondo c'é piú avventura! Io preferisco il terzo hobby: cucinare quello che con pazienza si é pescato! Le prossime foto vedranno Rob protagonista pescatore, con i capelli al vento, sdraiato a guardare il panorama, con un secchio pieno di pesci su un lato, mentre mi guarda sulla spiaggia della piccola baia con una piccola gonnella fatta di conchiglie, a preparare il fuoco. Come Adamo ed Eva. Nel quadretto manca solo un po' di compagnia e qualche bottiglia di vino bianco. Anyone? :)

11 February 2006



Dono di mamma, di qualche settimana fa. Per fortuna questi non vanno a male, basta lasciarli in un ambiente asciutto, fuori al balcone, viste le temperature. I mitici lampascioni per noi Pugliesi rappresentano una vera prelibatezza! Il nome scientifico di questo bulbo, perché di bulbo si tratta, è Muscari comosum, una pianta selvatica che cresce in tutta Italia. Non so bene se si mangiano anche in altre zone d'Italia ma da noi di sicuro non sfuggono in tavola, specie nei mesi invernali. I lampascioni somigliano un po' alle cipolle, nel senso che anch'essi si sfogliano, ma sono molto più piccoli di una cipolla. Ci sono vari modi per preparare i lampascioni ma i metodi più comuni in Puglia sono: lessi e conditi con olio, fritti, con il baccalà, con il pomodoro, sottolio. Più o meno in ordine di preferenza. Vanno puliti a cipolla e messi in acqua per eliminare la terra in eccesso. Poi si cuociono a piacere. Nella Murgia si usa anche cuocerli sotto la cenere, conditi poi con olio e sale. In questo modo si dice che conservino tutto il loro sapore. Che bontà!

Ingredienti
  • lampascioni
  • olio
  • aceto
  • sale
  • pepe
Pulite i lampascioni eliminando la parte esterna con la terra. Metteteli in acqua e lasciateli a bagno anche tutta la notte. Cuoceteli in acqua fredda per circa 20/30 minuti. Infilate la forchetta per vedere se sono morbidi. Scolateli e fateli raffreddare. Metteteli in un piatto e schiacciateli con una forchetta, uno ad uno. Irrorate con abbondante olio, un filo d'aceto, sale e pepe.

Sognando: sognare olio di oliva indica buoni affari e salute; sognare olio di semi indica pregiudizi infantili; sognare di versare olio indica perdita di denaro; sognare di bere olio indica fiducia nelle proprie possibilità; sognare di comprare olio indica invito da accettare; sognare di vendere olio indica pensieri ossessionanti; sognare di cucinare con l'olio indica contrasti con la persona amata; sognare di macchiarsi con l'olio indica calunnie spiacevoli.

Vino:
rosati Pugliesi


English please: Minervinian Lampasciones

This is a gift from my mother who leaves in the south of Italy, now dated a couple of weeks back. Fortunately, these can last long by storing them in a dry and cold place, maybe on the terrace, considering these days’ temperatures. The Lampascioni are for all the Apulian, a delicious treat. The scientific name of this flower bulb, because this is what it is, is Muscari comosum, a wild flower which grows all over Italy. I am not sure if this bulb is used for cooking in other Italian regions but in Apulia they are never missed on the table, particularly during winter time. The Lampascione looks a bit like a little onions or shallots. They can be cooked in a few different ways, the most common being: boiled and served with olive oil, fried, with tomatoes, with dry salted cod (Baccalá) or preserved in oil. They must be cleaned as an onion and left in cold water for some time to remove all the remaining soil. In the Murgia, the wildest Apulian region, they are often cooked under hot wooden ashes then dressed with olive oil and salt. That’s the best way to maintain their wild taste. If you know where to find these in England, please let me know!

Ingredients
  • Lampascioni
  • extravirgin olive oil
  • vinegar
  • salt
  • pepper

Peel the lampascioni as you would peel an onion, removing the external side covered by earth. Soak them in water and leave it overnight. Boil them in hot water from 20 to 30 minutes, until they are soft.Drain them, put it in a dish and crash them with a fork one by one. Drizzle with lots of extravirgin olive oil, a bit of vinegar, salt and pepper.

9 February 2006



Massí, basta con queste esoticherie, finalmente un po' di pasta!! Rob é sbiancato questa mattina, quando mi sono svegliata con l'idea fissa di fare la pasta verde. "Ma non possiamo mangiare pasta normale?", ha detto lui "e perché le tagliatelle al té verde che hanno di anormale!", gli ho risposto. Qualche giorno fa scherzando su un'altro blog, ho detto che io il Matcha lo avrei messo persino nella pasta e che almeno una volta ci dovevo provare. Per la serie "Est meets West", che pasta-matcha sia! Per il sugo sono andata ad occhio e a naso e ho voluto farlo molto semplice per esaltare il gusto delle tagliatelle che sono come una "normale" pasta, tranne che hanno un retrogusto amarognolo molto leggero e molto tipico del Matcha. Il gusto amarognolo si contrasta bene con il dolce dei pomodori e della cipolla rossa. Il tofu, neanche a dirlo, non si sente granché, ma l'ho voluto mettere per dare piú consistenza alla salsa. Il resto viene da se. Ho usato semola di grano duro biologico che é un po' piú consistente della semola di grano duro normale, meno gialla, e con un piú alto contenuto di crusca. A me sono piaciute molto ma io non faccio molto testo visto che sono una Matcha-addicted! Sicuramente va sperimentato con forme di pasta diverse e con sughi diversi, magari anche dolci...

Ingredienti per la pasta:
300gr di semola di grano duro, 1 cucchiaio raso di té verde Matcha, 1 bicchiere di acqua
Ingredienti per il sugo: 1 piccola cipolla rossa, 200gr di pomodori pelati a dadini, 1/2 panetto di silk tofu, 3 cucchiai di salsa di soya, 1 cucchiaio di olio d'oliva, 1 pezzo di zenzero fresco di circa 2cm

Setacciate la farina e il Matcha e dispontela a fontana. Aiutatevi inizialmente con una forchetta e formate una pasta liscia ed omogenea versando a poco a poco l'acqua. Dividete la pasta e passatela alla macchina iniziando a formare le sfoglie partendo dal numero 3. Tirate la sfoglia fino al numero 4 o se preferite piú sottile arrivate fino al numero 5. Fatele asciugare su un panno da cucina pulito oppure sull'apposito asciuga-pasta.
Per il sugo rosolate la cipolla tritata e lo zenzero tritato, in un cucchiaio di olio d'oliva. Aggiungete il tofu e schiacciatelo con una forchetta. Aggiungete i pomodori pelati e la salsa di soya, salate e pepate e cuocete per circa 10 minuti. La salsa deve rimanere piuttosto morbida, senza asciugarsi troppo. Fate bollire l'acqua e cuocete le tagliatelle per 3 minuti contando da quando l'acqua inizia a bollire. Scolate la pasta e saltatela in padella con il sugo.

Che cos'é il Matcha?
(抹茶)
É una polvere verde finissima ottenuta dalle foglie migliori della varietá di té Gyokuro, usata in Giappone nella Cerimonia del té, detta anche Cha-no-yu. Ci sono anche polveri di té verde piú economiche ma il Matcha é di gran lunga piú raffinato e saporito. La polvere di té verde dura piú a lungo nel tempo mentre il Matcha va consumato in tempi relativamente brevi perché diventa amarognolo.

Sognando:
sognare un prato verde presagisce un invito gradito; sognare un tessuto verde indica progetti entusiasmanti; un vestito verde indica trattative laboriose; una pianta verde indica riconoscimento meritato; una tenda verde indica un progetto segreto; un tappeto verde indica rapporti sentimentali sereni; essere al verde indica fantasticherie inutili

Vino: bianchi aromatici: Alto Adige Valle d'Isarco Kerner, Riesling Alsaziano, Sauvignon Blanc Neo-Zeolandese, Semillon Australiano, Furmint secco Ungherese
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