Prendete una piccola ricotta freschissima e lasciatevi indulgiare con un cucchiaio (o più) di vino cotto, di fichi. Come dice mio padre, indulgiando indulgiando potreste mangiarvene almeno un kilo così. Il vino cotto in famiglia lo abbiamo sempre fatto, lo faceva la nonna già ai tempi ed era un modo semplice e naturale per conservare un concentrato di fichi che poi serviva per condire le carteddate (dolce tipico pugliese) durante le feste di natale.
Il vino cotto si fa anche con l'uva in altre regioni, infatti è bene specificare che questo è di fichi e non di mosto. Il procedimento è alquanto differente ed il suo gusto anche.
Il vino cotto di fichi sa di fichi, è dolceamaro, molto denso e molto saporito. Un gusto talmente unico che è difficile da descrivere.
Noi lo usiamo per condire la ricotta perché si sposa bene con il gusto delicato di questo formaggio fresco, ma si può utilizzare anche come dolcificante al posto del miele o per la preparazione di altri dolci. La preparazione è lunga e laboriosa e sono necessari tanti kili di fichi per ottenere pochi litri di vino, quindi adatto a chi possiede tanti alberi di fichi e non vuole fare indigestione ma vuole conservare qualcosa per l'inverno.
La mamma che raccoglie i fichi dall'albero (e quanti se ne mangia) e papà che very proudly fa vedere la sua insalata.
Il vino cotto si fa anche con l'uva in altre regioni, infatti è bene specificare che questo è di fichi e non di mosto. Il procedimento è alquanto differente ed il suo gusto anche.
Il vino cotto di fichi sa di fichi, è dolceamaro, molto denso e molto saporito. Un gusto talmente unico che è difficile da descrivere.
Noi lo usiamo per condire la ricotta perché si sposa bene con il gusto delicato di questo formaggio fresco, ma si può utilizzare anche come dolcificante al posto del miele o per la preparazione di altri dolci. La preparazione è lunga e laboriosa e sono necessari tanti kili di fichi per ottenere pochi litri di vino, quindi adatto a chi possiede tanti alberi di fichi e non vuole fare indigestione ma vuole conservare qualcosa per l'inverno.
La mamma che raccoglie i fichi dall'albero (e quanti se ne mangia) e papà che very proudly fa vedere la sua insalata.
La cicoria dell'orto di papà e la mamma che raccoglie qualche altra erbetta.
Le olive quasi mature e la ruchetta di papà! (Si si, lo scrivo: My father, biologic!) Mio padre si è fissato con questa frase, solo lui sa dove l'ha imparata, ma l'ha ripetuta talmente tante volte che è diventata uno slogan. Scrivi scrivi su internet: questo tutto my father, biologic!
Ingredienti
- 10kg di fichi misti (piccoli, grandi, amari, dolci)
- acqua
Mettete i fichi in un recipiente capiente, copriteli con acqua fredda e lasciateli macerare per una notte.
La mattina dopo togliete i fichi dall’acqua, metteteli in una pentola capiente, copriteli con altra acqua e fateli cuocere a fuoco medio per circa 1 ora, tenendo l’acqua che avete rimosso prima, da parte.
Una volta cotti prendere un telo abbastanza largo, mettete dentro i fichi e fate colare il liquido in un recipiente, conservando anche questa volta l'acqua di cottura.
Riunite tutto il liquido fino ad ora messo da parte, compreso quello di colatura e filtratelo attraverso un panno sottile o uno scolapasta a maglie fittissime in modo che i semini restino fuori dalla colatura.
Cuocete tutto il succo ottenuto fino a che non avrà raggiunto una certa densità. Per capire se è denso abbastanza prendete un cucchiaio di legno, versate un po' di vino cotto in un piattino e fatelo raffreddare. Smuovete il liquido con un dito, se il liquido si espande senza ritirarsi allora la densità è stata raggiunta, altrimenti va lasciato cuocere ancora.
Fate raffreddare completamente prima di invasare. Conservate in un luogo fresco ed asciutto. Da 10Kg di fichi si ottengono quasi o meno di 1 litro di vino cotto, dipende da quanto lo si fa rapprendere e dall'acqua contenuta nei fichi stessi.
Sognando: sognare vino rosso indica grande allegria, sognare vino bianco indica amicizie valide; sognare vino dolce indica dispiaceri d'amore; sognare vino nella botte indica affari in aumento; sognare vino nel bicchiere indica intesa in famiglia; sognare di bere vino indica ottima salute; sognare di versare vino indica dispiacere improvviso; sognare di comprare vino indica diversivo piacevole.
Lega un fico nel modo in cui dovrebbe crescere, e quando sarai vecchio potrai sederti alla sua ombra. (Charles Dickens)
Archiviando: clicca qui per scaricare questa ricetta in formato .pdf
English please: Fig Vino Cotto
Ingredients
- 10kg mixed figs (small, big, sweet or sour)
- water
Put the figs in a big pan, cover with water and leave to rest for an entire night.
The morning after, remove the figs from the water, put them in another pan with some new fresh water and let them cook for about 1 hour. Do not throw the previous water away.
Once cooked, take a big white clean dry cloth, put the figs inside and let the liquid overflow in a new bowl. Also this time, keep the water you cooked the figs in.
Mix all the liquid you obtained so far, including the water you used to cook the figs in. Pour it through a cloth so that the small seeds remain outside the liquid.
Cook the juice obtained until it reaches the density you want. Usually it has to be very thick so you try using a wooden spoon and pour a small amount on a clean plate. Then use your finger and separate the liquid. If this doesnt come together, then the right density is reached.
Let it cool completely before storing it into sterilized jars. Store in a dry and cool place and use on a number of ways in place of honey, with fruit, over pannacotta or over ricotta cheese... 10Kg of figs makes about or less than 1lt of juice.
The morning after, remove the figs from the water, put them in another pan with some new fresh water and let them cook for about 1 hour. Do not throw the previous water away.
Once cooked, take a big white clean dry cloth, put the figs inside and let the liquid overflow in a new bowl. Also this time, keep the water you cooked the figs in.
Mix all the liquid you obtained so far, including the water you used to cook the figs in. Pour it through a cloth so that the small seeds remain outside the liquid.
Cook the juice obtained until it reaches the density you want. Usually it has to be very thick so you try using a wooden spoon and pour a small amount on a clean plate. Then use your finger and separate the liquid. If this doesnt come together, then the right density is reached.
Let it cool completely before storing it into sterilized jars. Store in a dry and cool place and use on a number of ways in place of honey, with fruit, over pannacotta or over ricotta cheese... 10Kg of figs makes about or less than 1lt of juice.
Ma quanto è bello averne una bottiglia anch'io:) ma non l'aprirò fino a quando avrò una dimora...quindi campa cavallo che l'erba cresce,c'è tempo anche che marcisca!
ReplyDeleteintanto io la ricotta la mangio con i fichi caramellati, provati?;)
bacetti fichetti
eh sì sì i fichi! ti dico solo che la prima volta che li ho trovati da m&s ho dovuto fare lo spelling alla cassiera che non li aveva mai visti BEFORE!!! F-I-G!!! la seconda volta invece ho dovuto fare una descizione del sapore (ti immagini???) alla lady in fila dietro di me...
ReplyDeleteciao , io conoscevo i vin cotto di fichi d'india, sai come si fa? saluti al papà biologic ;)
ReplyDeleteciao giovanna , quello di fichi d'india non lo abbiamo mai fatto, ma da alcune ricerche mi pare di aver capito che il procedimento è simile. si utilizza il succo dei fichi d'india fino a farlo addensare al punto giusto, si filtra per elminare i semi e poi si aggiungo spezie come i chiodi di garofano. che fai provi? :D
ReplyDeletechaosanddreams , ma tu vai proprio da m&s a comprare i fichi!? :D non è meglio un fruttivendolo? io li ho sempre trovati nelle altre catene di supermercati come quello della regina, però di solito pure quelli sapevano di piselli, li dovevo lasciare fuori dal frigo per qualche giorno affinchè maturassero e nemmeno allora avevo il gusto di un vero fico! :D cmq ti capisco, sai quante volte ho dovuto fare lo spelling! ma io chiedevo anche cose impossibili come il wasabi o il dashi. la cosa buona è che si impegnavano molto nel cercare di capire che diavolo cercassi e poi alla fine il wasabi è pure arrivato! :D
zucchina , vedi di non farlo marcire sennò ti stacco la testolina! :D provati non ancora but will do!
Un vero filtro d'amore. Per la tua terra, per la terra in genere. Anche da me un saluto al papà biologic. E alla zucchina. Smack. Kat
ReplyDeletei cart'dth ku kuett d feik
ReplyDeletesono una cosa meravigliosa!!!
molto bella questo vino cotto di fichi che non conoscevo. Due domande: i fichi vanno cotti sbucciati? Con i fichi cotti che ci faccio? Forte tuo papà ;-)
ReplyDeleteciao baol , per un attimo ho pensato che mi avessi scritto in svedese! ahahahah bone si!
ReplyDeletedici bene kat , è proprio un filtro d'amore, non avrei saputo descriverlo meglio :) bacetti anche a te e alla tua metà!
ciao francesca , i fichi si cuocono con la buccia ed il vino lo puoi usare per una serie di dolci, come dolcificante appunto al posto del miele, noi ci condiamo le carteddate, con la ricotta, sul gelato, con la frutta e magari altri dolci da sperimentare. tieni conto che è denso ma pur sempre un liquido quindi non ci farei una crostata :D se piace ci si puo' anche condire la carne, tipo spennellando un arrosto prima di metterlo in forno, o dulcis in fundo si puo' utilizzare come vinegrette mixato ad un po' di aceto. de gustibus :D
Chettepòssino... ne sai una più del diavolo !!!
ReplyDeleteE le Carteddate... che ricordi !!!
Dimenticavo: il "father biologic" è UN GRANDE !!!!!!! :-D
grazie Fiore, io però ti chiedevo cosa ci fanno con ifichi cotti, non con il vino ;-)
ReplyDeleteBaci e buon finesettimana
francesca , i fichi una volta stracotti non esistono più, si spappolano. al massimo ci si può fare una crema per il viso :D
ReplyDeletejajo :D allora le faccio fare dalla zia cenzina quest'anno che lei è una maestra in carteddate! lo scorso anno le ha fatte anche col cioccolato fuso, una vera new entry :D
Il tuo fader biologic, mi fa' tanto pensare a mia madre che ogni tanto se ne esce con delle parole facsimile inglish da schiantarsi dal ridere! ^_^
ReplyDeleteI fichi che buoni! E che bello mangiarli mentre si raccolgono!
Mi piace la tua combinazione!
kus ^.^
fabdo , chissà che con la voglia di capire un po' di più i figli non abbiano entrambe provato a parlare la stessa lingua :) nel tuo caso persino più difficile!
ReplyDeletekusjes! ^_^
Qua in calabria lo facciamo e lo chiamiamo miele di fichi, è delizioso e si usa in particcolare a natale per confettare i dolci tipici cannaricoli fritti. io lo adoro
ReplyDeleteMamma mia, mi stanno scendendo le lacrime dal ridere. Il tuo father biologic mi ha ricordato infatti una frase storica di mia nonna che sosteneva, tutta seria, quando aveva anche lei l'orto, di fare la minestra ecologica!
ReplyDelete:D
"Lu vin cott", o anche "lu most cott", anche in abruzzo ci si fanno i dolci soprattutto natalizi! Ancora qualcosa in comune tra Abruzzo e Puglia.. ;)Troppo forte tuo padre!
ReplyDeletecomplimenti, un blog proprio bello ma soprattutto appetitoso! complimenti anche per la scelta delle fotografie, bellissime! tornerò spesso da queste parti a carpire qualche ricetta sfiziosa! ciao!
ReplyDeletela Signora Maigret
ciao,delizioso il vino cotto non ho mai provato il connubio con la ricotta, ma lo provero'.sai cosa mi piacerebbe imparare a fare i dolci.ciao da rosy
ReplyDeleteIl vino cotto, di fichi, non l'ho mai provato da solo; le carteddate sì, sono deliziose, dolci ma non stucchevoli! Ho provato quelle preparate da una simpatica collega originaria di Taranto, io non saprei da dove iniziare!
ReplyDeleteComplimenti per la ricetta e per le foto! :-)
Anna - righeblu - ideeweekend
Hai ragione se non si assaggia non puoi descrivere il gusto!
ReplyDeleteLa mia nonna veneta lo fa con le more di gelso (vincotto), mentre la nonna sarda lo faceva con il mosto di uva bianca (saba)...io l'ho preparato con il mosto, ma dopo ore e ore di fornello ho deciso che sarebbe stata l'ultima volta! con la ricotta dev'esere da favola, saluti golosi cat
CIAO!
ReplyDeletea proposito di biologico e di fichi, datemi un'occhiata tra qlc gg!
see you
Sakuto veloce Gab
ReplyDeleteAspetto le carteddate al cioccolato allora :-D
ReplyDeleteA proposito di "inglesismi": mitico è il "playtex" della suocera (veramente sarebbe il tasto "play" del videoregistratore, che lei chiama playtex !! hahahahaha)
Viva le cartellate (in Basilicata c'è questa piccola variante linguistica)! Certo che con il vin cotto di fichi devono essere fenomenali.
ReplyDeleteMa, fioridizucca, diciamoci la verità: quanto è calorico?
:SSSSS
Absolutely lovely and classy!
ReplyDeletehi tartelette :) thanks for stopping by!
ReplyDeleteciao mit-ile , considerando che non ci sono zuccheri aggiunti e che è un concentrato di fichi e che se ne utilizza davvero poco per condire qualsiasi cosa, direi che non è più calorico di una torta al burro e uova :D anche noi in Puglia quando vogliamo fare i fini le chiamiamo cartellate, penso che si possa dire entrambe anche se carteddate è più una derivazione dialettale :D
jajo , anche lei ha studiato ad Oxford? :D
gab , saluto veloce anche a te :)
imma , per fortuna in alcune famiglie le tradizioni vengono mantenute ma bisogna che le nuove generazioni imparino al fine di non perderle :)
cat , non oso immaginare quello di gelsi, davvero curioso, li ho sempre mangiati al naturale.
ciao anna , il segreto della buona riuscita delle carteddate sta nell'impasto. quest'anno me le faccio fare dalla zia così magari ci provi anche tu :D
ciao rosy , di che dolci parli in particolare?
ciboedintorni , grazie :)
Signora Maigret , grazie, benvenuta e arrivederci presto :)
excalibur , ti viene in mente qualche nome di dolce abruzzese che si fa con il vino cotto?
Kja dev'essere un cruccio dei contadini tutti allora :D
ciao coco , non conosco il dolce di cui parli, ora me lo vado a cercare, grazie :D
ciao grazie di aver risposto.Mi piacerebbe imparare a fare i dolci tipici di Minervino, le scartellate,i marzapani,i calzoncelli(tipo ravioli ripieni di castagne cioccolato ecc)un salutone ciao da rosy
ReplyDelete