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21 March 2013
Anche St. Patrick é passato. Ho scelto di andare a Dublino proprio la domenica 17, il giorno della parata. Chissà che m'immaginavo io di questa festa. Non é che avessi molte aspettative. Sapevo solo che la parata era prevista per le 12 e che ci sarebbe stata tanta gente vestita di verde. Lo svolgimento della parata lo ignoravo. Generalmente quando vado in un posto nuovo, preferisco non leggere nulla di quel posto, lo stesso vale per un evento. Preferisco la sorpresa, buona o meno buona, mi piace di più non sapere quello che troverò. Forse é l'unico caso in cui preferisco essere sorpresa, perché poi in generale le sorprese non le amo particolarmente.
Fatto sta che almeno l'orario in cui si teneva la parata, lo dovevo sapere. Mi ero prefissata di arrivare giusto alle 12 e di restare tutto il giorno fino alla sera, per poter vedere qualche attrazione illuminata di verde.
Mi vesto, mi preparo, guardo l'orario del bus che alla domenica passa ogni due ore, e attendo. Nel frattempo guardo Food Network per ingannare l'attesa e punto la sveglia 10 minuti prima dell'orario del bus. Tra una ricetta di Nigella e un piatto della Contessa scalza, passo il tempo, indecisa se portare la macchia fotografica oppure lasciar perdere, tanto é previsto nuvoloso e di bagnare la macchina non mi va proprio.
La sveglia suona e io mi alzo a razzo. All'ultimo momento decido di infilare la macchina fotografica in borsa e di uscire di casa. Mi avvio verso il bancomat per prelevare e dopo essermi infilata le mani in tasca per prendere i guanti, mi accorgo di non avere le chiavi di casa. Opporc....!
Torno indietro e mi rendo conto che le chiavi sono rimaste dentro. Dietro la porta! Opporc...! Panico. Ho perso l'autobus, perderò la parata, fa un freddo boia, mi toccherà dormire sulle scale!
Chiamo la mia padrona di casa e lei mi dice che fino a martedì non può venire. Mi da il numero di un suo conoscente tuttofare al quale però risponde sempre la segreteria.
E' domenica ed é quasi tutto chiuso. L'unico negozietto aperto é quello che vende caramelle ed altre cianfrusaglie. All'interno c'è un ragazzino. Io lo guardo e non so neanche come dirglielo. Alla fine mi butto, sperando che nei dintorni ci sia un adulto che possa aiutarmi. Suo padre, al piano di sopra, mi da il numero di telefono di un servizio 24 ore. Telefono. Questa volta risponde una signorina gentile che mi dice, si, certo, possono venire alle 4 di pomeriggio e che questo scherzetto mi costerà la modica cifra di 120 Euro. Ma porccc....!
Non so che fare ma non ho molte alternative. Faccio il giro della casa alla ricerca di una finestra da buttare giù, e gira che ti rigira. Bang! La finestra della cucina si apre come per magia. Ma come, ma quando, ma perché?! Non fa niente. Mi tuffo all'interno e la tapparella mi casca in testa. Non fa niente neanche quello, l'importante é che sono dentro!!!
Ma che bella giornata! E' iniziata proprio bene!
Il prossimo bus é tra un ora. Ho perso la parata, che palle! Quasi quasi ci rinuncio e resto a casa.
Mi risiedo sul divano e Nigella ricomincia ad imbambolarmi con ricette dolciastre ed appiccicose e decisamente poco salutari. Ripunto la sveglia ma questa volta 15 minuti prima e con le chiavi rigorosamente in mano!
La sveglia risuona, mi alzo a razzo come un ora prima e all'ultimo minuto decido di lasciare la macchina fotografica a casa. Decisione che più avanti scoprirò rivelarsi decisamente saggia.
Il viaggio in autobus quantomeno é confortevole. Riscaldamento a palla e Internet Wi-Fi gratis. Più ci avviciniamo a Dublino e più le nuvole ci rincorrono buie e minacciose. Quasi quasi mi viene da chiedere all'autista di non fermarsi proprio, di proseguire più a sud possibile e soprattutto di continuare a tenere una temperatura costante di 20 gradi.
Il resto come vedete, é storia. Tutto quello che ho visto della parata é documentato qui sotto. Praticamente niente. All'inizio non capivo cosa ci facesse tutta quella gente arrampicata sulle scale. E' stato impossibile vedere cosa succedesse aldilà, in una delle due navate di O'Connell Street. Si sentiva soltanto la musica che cambiava man mano che la parata scorreva.
Il tempo di fare due foto con il cellulare e ha ricominciato a piovere prepotentemente. Al che ho deciso di abbandonare il tutto ed infilarmi in un negozio afro-indiano-caraibico-un po-di tutto-insomma, ed acquistare qualche ingrediente "strano".
Dopo sole due ore, con i piedi inzuppati d'acqua, ero già a casa e neanche a farlo apposta, più mi avvicinavo a Bettystown, più splendeva il sole. Cosa ci fosse alla parata, poi, sono riuscita a vederlo solo su internet!
Il pane alla soda ce l'avevo in cantiere da non so quanti anni. Lo faccio, non lo faccio, lo faccio domani, finché poi non capita l'occasione e anche il pretesto. Non si può vivere in Irlanda e non ispirarsi alla cucina locale.
Il pane tradizionale irlandese é preparato senza troppi fronzoli. Gli ingredienti sono quelli che all'epoca potevano essere reperiti dalla comune massaia. Tutte le versioni che contengono uvette, frutta secca e affini, sono versioni rimodernate che, anche se sicuramente ottime, non hanno niente a che vedere con la tradizione. Ho preferito quindi attenermi alla ricetta originale anche se ho usato il latte di soia invece del comune latte animale.
Il prodotto finale risulta croccante fuori e morbido dentro, ma non trattandosi di una lievitazione tradizionale, non aspettatevi piani di morbidezza. Si accompagna bene con piatti saporiti in cui si possa inzuppare, ma anche per chi ama fare colazione con burro e marmellata. Basta tagliare le fette un po' più sottili. Dopo un paio di giorni diventa duro quindi diventa ottimo per altre pietanze tipo panzanelle, etc.
Ingredienti per 4 pagnottine
350gr di farina bianca 500/600ml di latte a temperatura ambiente (io ho usato quello di soia)
Impastate tutti gli ingredienti aggiungendo il latte poco alla volta ed impastate velocemente fino ad ottenere una panna liscia. Dividete il composto in quattro parti uguali, formate delle piccole pagnotte, appiattite leggermente con la mano e con un coltello formate una croce. Infornate a 200C per circa 30 minuti o finché la parte superiore non sia appena dorata.
English translation: Traditional Irish Soda Bread
Ingredients for 4 little breads
350gr wholemeal flour 350gr white flour 1 tsp salt 1 tsp soda bicarbonate 500/600ml room temperature milk (I have used soya milk)
Mix all ingredients together adding the milk a little at the time and knead quickly. Divide the mixture into four equal parts, shape them into balls and flatten slightly with your hand. With a knife cut a cross on the top. Bake at 200C for about 30 minutes or until golden on top.
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La mia attrezzatura

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Published
Blikki - Feb/Mar 2013