Sono uscita per comprare due cornetti e sono tornata con mezzo kilo di cianghette.
- Che cosa?
- Cianghette!
- Scusi me lo ripete un'altra volta, non ho ben capito?
- Cianghette! - dice la signora pescivendola sotto casa, che sorride all'idea che io non sappia come si chiamano. Viste le avevo viste si, ma ogni volta mi chiedevo "Che ci faccio con queste robine?"
Molto perplessa e a questo punto anche imbarazzata per averglielo anche chiesto, ne ordino mezzo kilo e nel frattempo penso: "Ma che ci faccio!?"
- Che ci faccio?
- Le puoi fare con la pasta, un sughetto veloce con il pomodoro.
Vado a casa e chiamo mia madre:
- Ho comprato delle cosette tipo sogliole, ma molto più piccole.
- Ah! R zanghett!
- Le che?
- R zanghett - dice lei - hai preso il più fesso dei pesci!
Andiamo bene! Sarà pure fesso, dico io, ma a me incuriosiva molto, ma ora che me ne faccio?
- Allora, le puoi fare arracanate con le patate al forno, così non si rompono, oppure ci fai una bella zuppa (ma solo di cianghette!?), sennò le friggi. Se le friggi ricordati di mettere nella padella dell'olio una fetta di mela così non si sente la puzza del fritto.
- Ma dove lo hai letto questo rito voodoo?
- L'ho visto alla televisione.
- Ah beh, allora!
- Guarda che funziona! Prova! La mela assorbe tutto il puzzo dell'olio. Allora come le fai?
- Non lo so, mo' ci penso.
- Sennò le puoi fare sempre sul gas con un letto di pomodorini e aglio, e poi ce le metti sopra sempre perché così non si sfaldano.
- Mh, va bene.
- Allora come le fai?
- Le faccio fritte!
La cianghetta (Arnoglossus laterna) è un pesce molto simile alla sogliola, solo molto più piccola. Come la sogliola è molto morbida all'interno, composta da una lisca unica centrale e da una carne molto morbida e senza spine. Di solito queste vengono cucinate insieme ad altri pesci e molluschi per preparare il famoso brodetto di pesce alla vastese (insieme ad altri pesci locali quali il mazzolino, lo scorfano, la raggia, la coda di rospo, un po' di palombo e le vongole), oppure si friggono in modo che il piccolo pesce rimanga intatto.
Per pulirle è molto semplice infatti basta prendere un paio di forbici e tagliare sotto la testa dove sono poste le interiora, fino ad eliminare la testa stessa in un solo colpo. Poi si sciacquano, si assorbe l'acqua in eccesso con carta da cucina, si mettono in una busta di plastica con un po' di farina bianca e si infarinano agitando la busta. La farina in eccesso viene eliminata sbattendole un po' con le mani oppure usando uno scolapasta. Si friggono quindi nell'olio di semi di girasole o vegetale e si adagiano su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso. Si servono subito e calde, con qualche fetta di limone e salandole al momento.
- Che cosa?
- Cianghette!
- Scusi me lo ripete un'altra volta, non ho ben capito?
- Cianghette! - dice la signora pescivendola sotto casa, che sorride all'idea che io non sappia come si chiamano. Viste le avevo viste si, ma ogni volta mi chiedevo "Che ci faccio con queste robine?"
Molto perplessa e a questo punto anche imbarazzata per averglielo anche chiesto, ne ordino mezzo kilo e nel frattempo penso: "Ma che ci faccio!?"
- Che ci faccio?
- Le puoi fare con la pasta, un sughetto veloce con il pomodoro.
Vado a casa e chiamo mia madre:
- Ho comprato delle cosette tipo sogliole, ma molto più piccole.
- Ah! R zanghett!
- Le che?
- R zanghett - dice lei - hai preso il più fesso dei pesci!
Andiamo bene! Sarà pure fesso, dico io, ma a me incuriosiva molto, ma ora che me ne faccio?
- Allora, le puoi fare arracanate con le patate al forno, così non si rompono, oppure ci fai una bella zuppa (ma solo di cianghette!?), sennò le friggi. Se le friggi ricordati di mettere nella padella dell'olio una fetta di mela così non si sente la puzza del fritto.
- Ma dove lo hai letto questo rito voodoo?
- L'ho visto alla televisione.
- Ah beh, allora!
- Guarda che funziona! Prova! La mela assorbe tutto il puzzo dell'olio. Allora come le fai?
- Non lo so, mo' ci penso.
- Sennò le puoi fare sempre sul gas con un letto di pomodorini e aglio, e poi ce le metti sopra sempre perché così non si sfaldano.
- Mh, va bene.
- Allora come le fai?
- Le faccio fritte!
La cianghetta (Arnoglossus laterna) è un pesce molto simile alla sogliola, solo molto più piccola. Come la sogliola è molto morbida all'interno, composta da una lisca unica centrale e da una carne molto morbida e senza spine. Di solito queste vengono cucinate insieme ad altri pesci e molluschi per preparare il famoso brodetto di pesce alla vastese (insieme ad altri pesci locali quali il mazzolino, lo scorfano, la raggia, la coda di rospo, un po' di palombo e le vongole), oppure si friggono in modo che il piccolo pesce rimanga intatto.
Per pulirle è molto semplice infatti basta prendere un paio di forbici e tagliare sotto la testa dove sono poste le interiora, fino ad eliminare la testa stessa in un solo colpo. Poi si sciacquano, si assorbe l'acqua in eccesso con carta da cucina, si mettono in una busta di plastica con un po' di farina bianca e si infarinano agitando la busta. La farina in eccesso viene eliminata sbattendole un po' con le mani oppure usando uno scolapasta. Si friggono quindi nell'olio di semi di girasole o vegetale e si adagiano su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso. Si servono subito e calde, con qualche fetta di limone e salandole al momento.
Sognando: sognare una soglia di marmo indica complicazioni sentimentali; sognare una soglia bagnata indica presa di posizione intransigente; sognare di lavare una soglia indica affetto e considerazione; sognare di scivolare su una soglia indica gelosia infondata.
Haiku: Lì sulla soglia - mi prendesti per mano - e poi entrammo (Frank)
Haiku: Lì sulla soglia - mi prendesti per mano - e poi entrammo (Frank)
Archiviando: clicca qui per scaricare questa ricetta in formato .pdf
English please: Deep fried Cianghette
Cianghette is the Abruzzese name of this small fish whos specie is thecnically called Arnoglossus lanterna. It is very similar to the Sole fish but much smaller. It can be deep fried after cleaning the small fish by cutting the head and interior with a pair of scissors. Then you put some white flour into a plastic bag, add the fishes and shake the bag until the flour has covered them. You then shake each fish to remove the flour in excess and fry in a large heated pan in sunflower or vegetable oil, just a couple of minutes on each side. Lay on a plate covered with kitchen paper and sprinkle with salt. Best served hot as soon as you fry them.
Ma è mai possibile accendere il pc, vedere queste 'cose' fritte ed avere l'acquolina in bocca alle 9.00 di mattina?
ReplyDeleteHai fatto il rito woodoo? Non si sente odore fritto :)
Delle foto non ne parlo nemmeno!
This comment has been removed by the author.
ReplyDeleteCara Fiore! :D
ReplyDeleteAnch'io mi unisco all'acquolina in bocca di Frank, chissà che non si formi un bel corridoietto che ci porta giù un pò di 'ste squisitezze?! :DDD
Bacioni!
PS: credo di non averle mai viste dalle mie parti... indagherò... :)
ciao gata :) credo che queste siano tipiche della zona, nemmeno io le ho mai viste prima, ma non faccio molto testo, in inghilterra queste non esistono proprio :) ma tua dovresti riuscire a trovarle forse, magari non spesso, dipende forse dalla richiesta? :)
ReplyDeletestelladisale , sanno più di sogliola che di merluzzo, sono belle saporite anche se piccoline :)
frank :) si, l'ho fatto e funziona, e non capisco come sia chimicamente possibile ma forse ce lo può dire Filippo che di chimica s'intende? :)
Fiore, la foto della decapitazione prima della cura e dopo la cura mi fa un po' impressione.. però i pesci normalmente non mi piacciono, ma le sogliole sono fra le poche elette, quindi se c'assomigliano mi ispirano assaaaai! Piccoline..
ReplyDeletela cosa della mela non la sapevo proprio, buona a sapersi! Possibile dico che riesci a convertire anche una antipesce come me, e a quest'ora del mattino???! Sempre davvero una grande cuoca..
Baci baci.. mi manca un po' una creazione dolce, essendo io spudoratamente golosa!!Quando ci combini qualcosa di spettacolare nel tuo stile?
Ciao fiore!!
ReplyDeleteanche mia mamma le fa sempre fritte...
e io (come al solito!) me le sogno qui a parigi...!!
..non e' che fai un pacchettino e me le spedisci??!!??
un bacio
ciao vaniglia :) lo so è un po' macabro ma uno il pesce per poterselo mangiare lo deve anche saper pulire e spesso la gente non compra quello o quell'altro pesce proprio perché non sa come fare.
ReplyDeletein effetti di dolci ultimamente non ho un granché voglia, sarà il caldo o sarà che mi piacciono di più le cose salate? vedremo! :)
ciao angiu :) non so come arriverebbero fino a Parigi, ma fai conto che un bel pacchettino virtuale sia arrivato fino a te, bello fresco di fritto!! (senza ungere) :) baci
ReplyDeleteLa chicca della fettina di mela me la conservo...le cianghette, invece, me le pappo (virtualmente, ahimè!).
ReplyDeleteCara Fiore, sono a hong kong ormai da sei mesi mio marito ha accettato di venire a lavorare qui per qualche anno e io mi diletto in cucina, queste cianghette le prepongo come aperitivo venerdi' sera che ho amici a cena provo anche il trucco della fettina di mela, cosi' magari non puzzo di fritto per tutta la serata!
ReplyDeleteCiao! Non conoscevo questo pesce nè la storia della mela antipuzza! Grazie a te, ma anche alla mamma! A quest'ora, e di martedì, non posso che uscire a cercare del pesce e sperimentare almeno la mela. Sono sicura di non riuscire a trovare le cianghette...
ReplyDeleteFoto bellissime, come sempre.
Con simpatia :-)
Ciao Fra,
ReplyDeleteora che passo pure da chimico è il colmo (per la chimica di Ferran che ti dicevo sono ancora alla ricerca di alcuni ingredienti)..
tutto ciò che riguarda la cucina e metodi per cucinare mi affascinano molto e vado alla ricerca di tutto ciò.
Allora questo metodo lo conosco anchio(grazie alla mia nonnina)ma non vi so spiegare quale formula chimica si addica.
Però vi posso dire di utilizzare un pezzetto di pane e metterlo nella pentola, prima vi indicherà quando è il momento giusto per iniziare a friggere perchè inizierà a colorirsi e riempirsi di minuscole bollicine e secondo eviterà di far schizzare l'olio (provare per credere).
Vedo che ormai lo metti ovunque il Maldon!! bravissima sono felice...
Altro...COMPLIMENTI ottimo metodo per cucinare questi simpatici pesciolini.
Ciao Ciao
:-P
Filippovanni@libero.it
Deep fried Cianghette e' spettacolare:D
ReplyDeleteIo ho appena finito di mangiare deep fried chips and deep fried hashbrown!!!
Siamo a meno 3 giorni...
Baci Mitica
Gab
da bambina, quando andavo in mare e passeggiavo in acqua, una volta ho sentito muoversi qualcosa sotto un piede, da sotto la sabbia, e mi sono spaventata al punto che stavo quasi per cadere. in quell'occasione ho scoperto l'esistenza di questo mitico pesce, chiamato appunto così, 'cianghetta', che nel dialetto abruzzese vuol dire 'sgambetto'. ora dopo tanti anni, vicino alla riva, ce ne sono pochi, ma allora capitava spesso di sentirli sotto i piedi ed ogni volta era un piccolo spavento che ti faceva barcollare.
ReplyDeleteadesso barcollo dall'acquolina che mi fanno venire le tue bellissime e, sopratutto, nitidissime foto.
dieghina
Che acquolina! Io per il pesce fritto faccio pazzie!! La settimana prossima sono sarò all'Aquila ... dici che le trovo anche lì? Mah, difficile! Cmq ci provo. Bellissime foto, come sempre del resto. Un abbraccio, Alex
ReplyDeleteNon mangio mai fritto, o meglio, non lo cucino mai, ma se la mia mitica nonna Marisa fa le acciughe, qualcuna l'assaggio. Non so se qui a Genova si trovino le "cianghette", pero mi sembrano molto invitanti... Io, personalmente, proverei a farle col pomodoro, per condire la pasta... Che acquolina!!!
ReplyDeleteComplimenti per il blog! Io sono una che cucina molto, e sono specializzata nei dolci, che so anche decorare molto bene... mi piacerebbe metter su un mio blog... Ci penserò!
Un abbraccio! ;-)
Ciao!mamma mia non vedo l'ora di tornare a vasto per fare il MITICO brodetto di pesce o spaghetti alle vongole o andare a prendere un paio di cozze e mangiarle gratinate con il pecorino!
ReplyDeleteSono appena tornata al cairo dopo un viaggio in sudan da togliere il fiato...lì ho scoperto uno "shatta" (peperoncino) che a dire della mia amica messicana è una bomba di fuoco!E poi il tabaldi, gustosa bevenda con zucchero e limone.Preferisco la cucina sudanese a quella egiziana.
Fra due giorni tornerò a vasto, riusciamo ad incontrarci?Se vieni a punta penna io sono tra gli scogli, come le cozze!
A presto Sandrina
Loved the dialogue with the mamma! will try her tip!
ReplyDeleteCarini questi pescetti fritti.
ReplyDeleteSarò sadica ma non mi fanno pena nelle foto della pulizia. A volte ci penso, s mi fanno pena divento vegetariana, se continuo a mangiare animali è inutile che mi facciano pena.
Dite che sono strana? :-PPPP
ooohh... grazie per avermi fatto tornare alla mente quando da bambina mia nonna friggeva in giardino delle fantastiche sogliole..che buone!!! ma in quella casa era tutto ottimo addirittura il riso in bianco, super! mai più mangiato di così buono!!!!
ReplyDeleteciao,che meraviglia di pesce( anche se è la prima volta che lo sento)non vedo l' ora di andare in vacanza per farmi un mangiata di pesce.Grazie del consiglio ^per togliere l' odore del fritto,devo proprio provare. ciao da Rosy
ReplyDeletela tua mamma è pugliese? riesci a trasformare tutto in poesia culinariA! brava.
ReplyDeleteskappa
complimenti, veramente un bellissimo blog....,
ReplyDeletesilvia
sei un vulcano di informazioni!
ReplyDeleteciao silvia, , grazie :)
ReplyDeleteskappa , non solo lei! anche io lo sono :))
ciao Rosy , torna presto allora!
zingara , i pranzi delle nonne resteranno insuperabili. anche la mia faceva un riso che per me resta il migliore in assoluto :)
zenzapanna , sono d'accordo con te. anzi ti dirò che ognuno di noi per poter riuscire a mangiare qualsiasi cosa dovrebbe partire da zero, quindi nel caso specifico, pescarlo, stecchirlo e poi pulirlo. vale anche nel caso della carne. solo se si prova a fare le operazioni sopra si può davvero capire se si è in grado poi di mangiare quell'animale o meno. io ci riesco con i pesci per quanto riguarda la seconda e terza fase, a pescare non sono molto portata :) da quando poi sono tornata in italia l'idea di mangiare carne non mi sfiora nemmeno! :)
hi maninas , glad you enjoyed it! :) thanks
ciao alessandra , quanto resti nei paraggi? mandami un email così ci possiamo organizzare e magari mi fai vedere come si fa il brodetto che io non l'ho ancora fatto!? :)
ciao giorgia , anche la tua nonna cucina bene allora eh :) proverò le cianghette in altre versioni e vediamo che viene fuori :)
alex , mi pare che questo sia un pesce tipico della zona costiera però non si sa mai, chiedere non costa niente, del resto anche a Milano non c'è il mare eppure il pesce arriva :))
dieghina , grazie per questa spiegazione! speravo che qualcuno mi dicesse qualcosa di più in merito al nome :) io piuttosto mi domandavo se cianghetta derivasse dal fango. in pugliese "zangh" significa fango, penso da lì derivi appunto zanghett. ti dice niente? :)
ciao Gab , è finitaaaaaaaa! :) dai che io e le cianghette ti aspettiamo! :)
ciao filippo , proverò anche con il pane :) eh si il sale ottimo e poi decora moltissimo, grazie :))
ciao anna , grazie :))
rebecca , vuoi dire che a Hong Kong si trovano le cianghette?
ciao vittoria , te le mando io virtualmente e belle fresche ! :)
ape :* non le conoscevi?
ReplyDeletepuò essere dato che stanno sul fondo, in mezzo alla sabbia un pò 'fangosa'....
ReplyDeleteinsomma..un pesce, un perchè!
dieghina
e non ho ben capito questo: si tu sì puglis' c' sta' fasc' in molis'?
ReplyDeleteohu, fa pure rima? l'hai notato?
skappa
This so reminds me of the way my father (who's father was from Abruzzo) prepared smelts ...
ReplyDeletemmm..buone!
ReplyDeletequi in veneto, o meglio nel veneziano, si chiamano "sfogi". Si fanno dei meravigliosi misti di pesco oppure "in saore": a parte si prepara una specie di soffritto di cipolla tagliata fina ma non tritata, si lascia cuocere dolcemente nell'olio senza che scurisca e, quand'è morbida, la si spruzza con abbondante aceto che si lascia evaporare. Con questa "marinata" si coprono le sogliolette fritte assieme a dei pinoli e a dell'uvetta.
qui in Piemonte, zona del Cuneese/Alba e Langhe li chiamiamo
ReplyDelete"GIANCHETT" e li mangiamo fritti o in "carpione" che è una sorta di salamoia con aceto,vino bianco, cipolla e erbe aromatiche specie l' alloro;
il tuo blog è bellissimo , ricette sfiziosissime,originali ma semplici.
Continua così!
Laura
mi sono appena registrata e spero di passare con voi buone cose.
ReplyDeletee ho subito una domanda da farvi: qualcuno sa dove si compra dello zucchero cristallizzato?