190 sono i Kilometri che separano la Città del Vasto da Minervino Murge. Una distanza facilmente superabile in un paio d'ore di macchina. L'emozione di scorrere tra le autostrade italiane per la prima volta come conducente é grande, ma ancora piú grande é l'emozione di guidare verso Sud. Porto con me il cd di Neffa, compagno di tante gite inglesi con i miei amici Anto e Gab, che ho pensato spesso durante questo tragitto, mentre con me canticchiavano:
Imbocco il mio primo casello dell'autostrada dalla parte opposta, cioè dalla parte dalla quale le macchine arrivano dal lato inverso. Con un giro di marcia chiedo venia e faccio retro front, per fortuna senza troppi schiamazzi. Imbocco questa volta il mio casello dell'autostrada e mi affaccio al finestrino per prelevare il biglietto, perché ovviamente ho accostato a mezzo metro di distanza dal fattapposta. Luisa mi dice che ora mancano 150 Kilometri alla prossima svolta. Mi metto comoda e vado. Luisa é la mia compagna di viaggio da qualche mese a questa parte, fedele navigatrice, mi porta sempre dove voglio io, a volte dove vuole lei, qualche volta dove vogliamo entrambe, anche perché incredibile ma vero, sono spesso capace di perdermi persino con le sue indicazioni.
Dopo qualche kilometro vedo un cartello che indica l'uscita dell'autogrill. Se non avete mai vissuto all'estero e soprattutto in Inghilterra, non potete capire l'attaccamento che ho io per questi splendidi posti, per me veri e propri bazar gastronomici. Ricordo una volta l'ebrezza che ho provato visitando l'autogrill di Bergamo. Prosciutto crudo e mozzarella di bufala per una che sta al polo nord, sono il massimo della libidine appena atterrati sul suolo italiano. In Inghilterra invece al posto degli autogrill ci sono delle stazioni di servizio tristissime, che propinano le solite patate fritte, i soli hamburger e le solite bibite gasate. Di notte poi c'è ancora meno selezione, per cui immaginatevi quanto possa essere triste viaggiare da quelle parti. In compenso peró l'autostrada é gratuita e non ci sono caselli, quindi neanche code se non in casi eccezionali.
Detto questo, come dicevo, dopo qualche kilometro di strada, mi sono subito fermata all'autogrill per provare l'ebrezza di fare colazione in piedi, sbirciando tra libri e riviste e prodotti gastronomici vari.
- Colazione menú? - chiede la signorina alla cassa
- E cosa sarebbe? - le chiedo
- Sarebbe che risparmia se prende spremuta, cornetto e cappuccino.
Mi lascio tentare molto facilmente e vado con il menú. Niente uova fritte quindi, né salsicce di porco a colazione. Che delusione eh!
Con lo stomaco leggero si viaggia meglio. Riprendo subito a sfrecciare in autostrada tra una macchina e l'altra e tra qualche spaventoso camion e l'altro. Tengo bene a mente che i sorpassi si fanno a sinistra e che la guida é a destra e non il contrario. Noto con molto piacere che l'autostrada é semideserta alle 8 del mattino e che gli automobilisti sono molto piú disciplinati di quanto pensassi.
In un'ora e mezza sono dall'altra parte del casello, uscita Canosa di Puglia. 8 Euro e 20 centesimi. Mi riaffaccio al finestrino per pagare ed impiego il tempo necessario per capire come funziona la macchinetta che mi sputa indietro i primi dieci euro. Per fortuna dietro di me non c'è nessuno e riprovo con un'altra banconota da venti. La signora della macchinetta mi sputa addosso un resto fatto tutto di monetine. Mi domando se avessi infilato una banconota da cinquanta, quanto tempo avrei impiegato a raccattare tutte le monete? In meno di 15 minuti sono finalmente giunta a casa.
La casa dell'adolescenza, quella in cui ho vissuto una parte dei miei anni prima di trasferirmi a Torino. Mia madre é già ai fornelli che spiattella a destra e sinistra, ma io le porto un po' di pesce locale e cosi si cambia il menú del giorno: linguine ai frutti di mare e capesante all'aceto balsamico.
La settimana appena trascorsa é stata lunga ed intensa. Confesso di avere anche pensato di smettere di postare, che tutte le cose hanno una fine e che anche questa era giunta al termine.
In molte occasioni questo blog é stato ancora di salvataggio per quei giorni pigri e svogliati in cui si ha voglia di tutto fuorché di fare.
Ritorno invece con la voglia di proseguire questo viaggio, che a volte le pause di riflessione servono perché aiutano a comprende, ed io credo di avere compreso. Fine dell'outing.
Tornare a casa, appunto, mi rigenera sempre, mi fa tornare alle radici, quelle del profondo Sud, quelle del contatto con la terra arida e del sole cocente, delle persone sorridenti nonostante le solite tasse che aumentano, della freschezza di certa gente nonostante l'infelicità che le circonda. Ridimensiona la mia vita e la fa apparire molto piú semplice, che poi é quella che in fondo é. Che la bellezza della vita é come questa rucola selvatica, sta nella semplicità e nella spontaneità delle cose, della gente e di come queste ruotano ed interagiscono tra di loro e tra esse stesse.
Con mio padre ho fatto un giro in campagna ieri mattina. Mi ha portato nella nostra terra, quella dove abbiamo grano, ulivi, fichi, fichi d'india, ciliegi, verdure coltivate e selvatiche e quant'altro. Mio padre dice che l'acqua non arriva, che allora si devono piantare piante che non ne hanno tanto bisogno, perché se tagliano l'acqua si secca tutto e non cresce piú niente, che hanno costruito due pozzi artesiani e che fanno arrivare l'acqua dalla diga Locone, che poi viene raccolta in una vasca e distribuita come fosse oro. Il grano peró cresce bene e anche quest'anno avremo la nostra farina, per le olive ci vuole ancora tempo.
Intanto mentre mi racconta, raccogliamo la rucola selvatica, pungente e piccante, a foglia stretta ed i fioroni, che in dialetto chiamiamo klumbr. Mio padre mi dice che le fiche rosse cresceranno piú avanti e che queste fiche invece sono quelle premature, piene d'acqua e per questo meno saporite e meno dolci, che poi invece ci sono le fiche piú piene e quelle piú vuote, quelle amare e quelle piú dolci, che dalle fiche amare ci facciamo il vino cotto, ma ora é ancora presto. Sorrido sempre quando lo sento discorrere di questo o di quest'altro tipo di fica, si per ché da noi, in Puglia, il fico é femminile, come molti altri soggetti, ed é facile imbattersi in spaventosi equivoci linguistici, ma molto molto divertenti soprattutto se a discorrere di questo é il contadino o la signora fruttivendola.
La non ricetta é molto semplice: ho mescolato queste prelibatezze di campo con aceto balsamico, olio buono delle nostre olive, qualche scaglia di parmigiano reggiano, un pomodoro per insalate, sale e pepe quanto basta.
Last but not least. Tanti di voi spesso mi chiedono l'indirizzo al quale poter spedire qualche ingrediente particolare, piuttosto che un barattolino di marmellata fatta da voi o una semplice cartolina. Per questo, per motivi anche pratici, ho pensato di aprire una casella postale. Da oggi quindi potete inviare quello che volete alla
Affinché il tutto arrivi a destinazione, non é necessario specificare nessun nome ma scrivete esattamente quanto sopra. Ricordatevi di scrivere sempre il vostro indirizzo in modo che io possa ricambiare con altrettanti pensierini.
Benritrovati a tutti!
Sognando: sognare di cambiare casa indica riconciliazione in famiglia; sognare di cambiare città indica notizie poco piacevoli, sognare di cambiare scarpe indica necessità di decisione; sognare di cambiare vestiti indica eventi inaspettati, sognare di cambiare umore indica dispiacere per pettegolezzi; sognare di cambiare marcia indica ottimi incassi; sognare di cambiare abitudini indica pericolo imminente; sognare di cambiare lavoro indica imbarazzo momentaneo; sognare di cambiare direzione indica guadagno che sfuma.
Haiku: Oro nei campi - incendiati dal sole - chicchi di grano (Frank)
ed un giorno nuovo sarà
Anna non essere triste
presto il sole sorgerà
di questi tempi si vende
qualsiasi cosa anche la verità
ma non sarà così sempre perché tutto cambierà"
Anna non essere triste
presto il sole sorgerà
di questi tempi si vende
qualsiasi cosa anche la verità
ma non sarà così sempre perché tutto cambierà"
Imbocco il mio primo casello dell'autostrada dalla parte opposta, cioè dalla parte dalla quale le macchine arrivano dal lato inverso. Con un giro di marcia chiedo venia e faccio retro front, per fortuna senza troppi schiamazzi. Imbocco questa volta il mio casello dell'autostrada e mi affaccio al finestrino per prelevare il biglietto, perché ovviamente ho accostato a mezzo metro di distanza dal fattapposta. Luisa mi dice che ora mancano 150 Kilometri alla prossima svolta. Mi metto comoda e vado. Luisa é la mia compagna di viaggio da qualche mese a questa parte, fedele navigatrice, mi porta sempre dove voglio io, a volte dove vuole lei, qualche volta dove vogliamo entrambe, anche perché incredibile ma vero, sono spesso capace di perdermi persino con le sue indicazioni.
Dopo qualche kilometro vedo un cartello che indica l'uscita dell'autogrill. Se non avete mai vissuto all'estero e soprattutto in Inghilterra, non potete capire l'attaccamento che ho io per questi splendidi posti, per me veri e propri bazar gastronomici. Ricordo una volta l'ebrezza che ho provato visitando l'autogrill di Bergamo. Prosciutto crudo e mozzarella di bufala per una che sta al polo nord, sono il massimo della libidine appena atterrati sul suolo italiano. In Inghilterra invece al posto degli autogrill ci sono delle stazioni di servizio tristissime, che propinano le solite patate fritte, i soli hamburger e le solite bibite gasate. Di notte poi c'è ancora meno selezione, per cui immaginatevi quanto possa essere triste viaggiare da quelle parti. In compenso peró l'autostrada é gratuita e non ci sono caselli, quindi neanche code se non in casi eccezionali.
Detto questo, come dicevo, dopo qualche kilometro di strada, mi sono subito fermata all'autogrill per provare l'ebrezza di fare colazione in piedi, sbirciando tra libri e riviste e prodotti gastronomici vari.
- Colazione menú? - chiede la signorina alla cassa
- E cosa sarebbe? - le chiedo
- Sarebbe che risparmia se prende spremuta, cornetto e cappuccino.
Mi lascio tentare molto facilmente e vado con il menú. Niente uova fritte quindi, né salsicce di porco a colazione. Che delusione eh!
Con lo stomaco leggero si viaggia meglio. Riprendo subito a sfrecciare in autostrada tra una macchina e l'altra e tra qualche spaventoso camion e l'altro. Tengo bene a mente che i sorpassi si fanno a sinistra e che la guida é a destra e non il contrario. Noto con molto piacere che l'autostrada é semideserta alle 8 del mattino e che gli automobilisti sono molto piú disciplinati di quanto pensassi.
In un'ora e mezza sono dall'altra parte del casello, uscita Canosa di Puglia. 8 Euro e 20 centesimi. Mi riaffaccio al finestrino per pagare ed impiego il tempo necessario per capire come funziona la macchinetta che mi sputa indietro i primi dieci euro. Per fortuna dietro di me non c'è nessuno e riprovo con un'altra banconota da venti. La signora della macchinetta mi sputa addosso un resto fatto tutto di monetine. Mi domando se avessi infilato una banconota da cinquanta, quanto tempo avrei impiegato a raccattare tutte le monete? In meno di 15 minuti sono finalmente giunta a casa.
La casa dell'adolescenza, quella in cui ho vissuto una parte dei miei anni prima di trasferirmi a Torino. Mia madre é già ai fornelli che spiattella a destra e sinistra, ma io le porto un po' di pesce locale e cosi si cambia il menú del giorno: linguine ai frutti di mare e capesante all'aceto balsamico.
La settimana appena trascorsa é stata lunga ed intensa. Confesso di avere anche pensato di smettere di postare, che tutte le cose hanno una fine e che anche questa era giunta al termine.
In molte occasioni questo blog é stato ancora di salvataggio per quei giorni pigri e svogliati in cui si ha voglia di tutto fuorché di fare.
Ritorno invece con la voglia di proseguire questo viaggio, che a volte le pause di riflessione servono perché aiutano a comprende, ed io credo di avere compreso. Fine dell'outing.
Tornare a casa, appunto, mi rigenera sempre, mi fa tornare alle radici, quelle del profondo Sud, quelle del contatto con la terra arida e del sole cocente, delle persone sorridenti nonostante le solite tasse che aumentano, della freschezza di certa gente nonostante l'infelicità che le circonda. Ridimensiona la mia vita e la fa apparire molto piú semplice, che poi é quella che in fondo é. Che la bellezza della vita é come questa rucola selvatica, sta nella semplicità e nella spontaneità delle cose, della gente e di come queste ruotano ed interagiscono tra di loro e tra esse stesse.
Con mio padre ho fatto un giro in campagna ieri mattina. Mi ha portato nella nostra terra, quella dove abbiamo grano, ulivi, fichi, fichi d'india, ciliegi, verdure coltivate e selvatiche e quant'altro. Mio padre dice che l'acqua non arriva, che allora si devono piantare piante che non ne hanno tanto bisogno, perché se tagliano l'acqua si secca tutto e non cresce piú niente, che hanno costruito due pozzi artesiani e che fanno arrivare l'acqua dalla diga Locone, che poi viene raccolta in una vasca e distribuita come fosse oro. Il grano peró cresce bene e anche quest'anno avremo la nostra farina, per le olive ci vuole ancora tempo.
Intanto mentre mi racconta, raccogliamo la rucola selvatica, pungente e piccante, a foglia stretta ed i fioroni, che in dialetto chiamiamo klumbr. Mio padre mi dice che le fiche rosse cresceranno piú avanti e che queste fiche invece sono quelle premature, piene d'acqua e per questo meno saporite e meno dolci, che poi invece ci sono le fiche piú piene e quelle piú vuote, quelle amare e quelle piú dolci, che dalle fiche amare ci facciamo il vino cotto, ma ora é ancora presto. Sorrido sempre quando lo sento discorrere di questo o di quest'altro tipo di fica, si per ché da noi, in Puglia, il fico é femminile, come molti altri soggetti, ed é facile imbattersi in spaventosi equivoci linguistici, ma molto molto divertenti soprattutto se a discorrere di questo é il contadino o la signora fruttivendola.
La non ricetta é molto semplice: ho mescolato queste prelibatezze di campo con aceto balsamico, olio buono delle nostre olive, qualche scaglia di parmigiano reggiano, un pomodoro per insalate, sale e pepe quanto basta.
Last but not least. Tanti di voi spesso mi chiedono l'indirizzo al quale poter spedire qualche ingrediente particolare, piuttosto che un barattolino di marmellata fatta da voi o una semplice cartolina. Per questo, per motivi anche pratici, ho pensato di aprire una casella postale. Da oggi quindi potete inviare quello che volete alla
CASELLA POSTALE 234
66054 VASTO CENTRO
CHIETI
66054 VASTO CENTRO
CHIETI
Affinché il tutto arrivi a destinazione, non é necessario specificare nessun nome ma scrivete esattamente quanto sopra. Ricordatevi di scrivere sempre il vostro indirizzo in modo che io possa ricambiare con altrettanti pensierini.
Benritrovati a tutti!
Sognando: sognare di cambiare casa indica riconciliazione in famiglia; sognare di cambiare città indica notizie poco piacevoli, sognare di cambiare scarpe indica necessità di decisione; sognare di cambiare vestiti indica eventi inaspettati, sognare di cambiare umore indica dispiacere per pettegolezzi; sognare di cambiare marcia indica ottimi incassi; sognare di cambiare abitudini indica pericolo imminente; sognare di cambiare lavoro indica imbarazzo momentaneo; sognare di cambiare direzione indica guadagno che sfuma.
Haiku: Oro nei campi - incendiati dal sole - chicchi di grano (Frank)
...E bentornata a te! Questo post è meraviglioso, per i contenuti e per le foto. Delle Puglie conosco un po' la zona di Ostuni, stupenda... non solo per il fascino delle cittadine, ma anche per il paesaggio e il mare. La ricetta che proponi dev'essere "sublime"! Non sarà la stessa cosa con normale rucola e fichi "non fioroni" ma... mi accontenterò.
ReplyDeleteCon simpatia :)
Anna
Ben tornata incominciavo a preoccuparmi....ma tu mi vuoi uccidere con quelle fotografie...sono un duro colpo per chi come me sogna di vivere in un posto simile...e vabbè...prima o poi ce la farò!!!! ..ah...non sei l'unica a perdersi con il navigatore, per l'amor di dio sono utilissimi ma a volte anche ambigui!! buona giornata alla prossima!!!
ReplyDeletecondivido la passione per gli autogrill, ma tu non mi freghi, quello lì era un sarni... (in settimana passo da quelle parti, ora che puoi raggiungermi al casello ti resta solo da procurarti due seppie crude. c'è chi si riconosce tenendo in mano fiori o giornali, ma una seppia è molto meno banale e decisamente più buona!)
ReplyDeleteBellissimo post e, ormai si rischia di essere banali, bellissime immagini!
ReplyDeleteSei molto fortunata: sai ancora guardare le cose con la semplicità e la sorpresa tipica di un bambino...
Ed è bello ritrovare nella semplicità la bellezza della vita...e condividerla con gli altri
Bentornata! Bentornata! Bentornata!
ReplyDeleteUn abbraccio immenso e guai a te se ancora ti lasci prendere dallo sconforto e ti lasci crogiolare dall'idea di "abbandonarci"! Non sia mai!!! Piuttosto vengo lì ad aiutarti a picchiare sui tasti del pc se sei così stanca da non riuscirci!!! (di più non posso fare... ma scrivo con tutti i ditini e sono proprio veloce!! :DDD )
Mi sa che avevi proprio bisogno di ferie eh??!! Anch'io ci arrivo sempre "spompata" col fiato grosso e assolutamente sfinita... e mancano ancora 47 giorni!!!! (w-e compresi...)
A Vasto in questi giorni c'è mia cugina col marito e la piccola Emma, chissà se vi capita di incrociarvi? Ci siamo sentite proprio ieri sera! Spero che riescano a fermarsi da noi mentre, tornando a casa, si fermeranno dai miei! :)))
Grazie per l'indirizzo, grazie perchè sei un appuntamento fisso della giornata (sapessi che ansia non aver visto nessun post per una settimana....) e ti mando tantissimi auguri per tutto!!!
Un abbraccione!
Se andare via per qualche giorno(ti confesso che cominciavo a preoccuparmi) ti fa questo effetto, ogni tanto dovresti partire!
ReplyDeleteUn post di una bellezza esteriore ed interiore notevole.
Grazie e bentornata tra di noi.
Cos'è il genio? E' improvvisazione, è saper vedere le cose di ogni giorno sotto una luce nuova, che, strano a dirsi, gli altri non hanno ancora notato.
ReplyDeleteConfesso che questa insalata mi sembra geniale.
Unire le cose della terra e del sole, in un modo che nessuno ha ancora saputo vedere.
Che ne diresti di aggiungere un po' di sesamo tostato, per dare un tocco di esotico ai colori del sud?
Aloha
Io dico, che mi sei mancata tantissimo...ogni giorno vado a vedere il tuo blog..che sta diventando un po anche il mio se mi permetti..Si, mi sei mancata!
ReplyDeleteSaluti e Baci..
Stefania da Roma
grazie... di renderci ancora partecipi dei tuoi viaggi, andate e ritorni, pensieri e sguardi sulle cose, sapori ritrovati. il silenzio della settimana scorsa ha fatto temere anche me che potesse trattarsi della conclusione del tuo blog. Che dire? semplicemente felice che per ora così non sia.
ReplyDeleteUn abbraccio,
Violette*
:*
ReplyDeleteche dire? semplicemente emozionante...
ReplyDeletePiù che un post un vero e proprio reportage.
ReplyDeleteE' valsa la pena aspettare se poi ci racconti e ci mostri queste belle e curiose cose ;-)
Bye.
Il fatto è cari bloggers,e scusate se mi arrogo questo diritto,il fatto è che la Puglia e i suoi frutti e i suoi abitanti sono esattamente come li descrive fiordizucca.
ReplyDeleteSono mio padre o suo padre che miete il grano,che raccoglie ciligie succosissime per spedirmene un pacchetto a milano. Che aspetta con ansia il ritorno delle figlie a casa per spiegare loro quando maturano le fiche e quanto sia faticoso, ma immensamente gratificante arare un terreno e un giorno avere olio,frutti, ortaggi, da una terra arsa e rossa,a volte arcigna e dispettosa.
Siamo pezzi di cuore dei nostri genitori sparsi nel mondo, lontani e straordinariamente nostalgici di magie e colori che mai si ritrovano altrove.
Grazie Fiordizucca :)
Concettina
Mi raccomando Zucchina non ci lasciare, anche se mia madre sarebbe contenta visto che le chiedo sempre di prepararmi qualche tua ricetta aah di menticavo il post è simpaticissimo e a quanto pare siamo molto vicini.
ReplyDeleteDa buon pugliese mi hai fatto sorridere leggendo delle disquisizioni su K'lumbr e "fiche"
ReplyDeleteciao
concordo con Frank;
ReplyDeletetrovo questo post ricco di sentimenti ;
che bella la gioia di vivere e di riscoprire le cose semplici dell'infanzia.
Baci Mitica
ReplyDeleteA presto
Gab
Adoo quei fichi... bellissime le foto e divertente il racconto.
ReplyDeleteCiao.
Cara fiore, ti leggo con piacere da alcuni mesi e solo oggi mi sono decisa a scriverti, per me sei diventat un appuntamento quotidiano, la scorsa settimana ho temuto proprio che ti fosse successo qualcosa che potesse farti desistere dallo scrivere, ma oggi ho avuto la bella sorpresa! Non fermarti cara, perche ' non hai concluso un percorso quando ancora tante persone ti aspettano e ti vogliono bene, io per esempio ti cerchero' ancora tutti i giorni. Un bacio Anguilla
ReplyDeleteCiao,con molto picere scopro che sei tornata a farci compagnia,tutti i giorni ho controllato che ci fosse una tua ricetta o una di quelle splendide foto.Ciao Rosy
ReplyDeleteMi sono dimenticata di dirti che sono di Minervino Murge e vivo in Svizzera,con le tue ricette e le tue foto mi fai stare bene. sei MITICA. Ciao Rosy
ReplyDeleteE' proprio vero, ogni volta che torno in Italia appena entro in un Autogrill mi sento a casa! Con il rumore della macchina dei caffe', il profumo di caffe' e la sfilza di coloratissimi e buonissimi panini....oh cielo mi sto sentendo male! Quanto mi manca il poter alzarmi qualche mattina ed andare a fare colazione al bar con cappuccino e brioche....
ReplyDeleteCiao Fiordizucca,
ReplyDeleteè da un po' che mancavo e il tuo blog è sempre bello. Ti confesso, che spesso mi vieni in mente come esempio da seguire per l'entusiasmo che metti nelle cose che fai. E che energia hai!
Ecco, io sarei curiosa di sapere come mai sei tornata in Italia. Ho provato a spulciare i vecchi post ma non sono riuscita a capire. Scusa... non resisto, "devo" sapere.
ciao
Monica
ti faccio ridere: mio nonno i fichi li chiamava "le fiche"...
ReplyDeletenoi non abbiamo problemi di acqua, avendo il pozzo possiamo piantare a volontà...finchè ce n'è,ovvio!!?
mi sto appassionando anche io all'orto e a tutto ciò che cresce dalla madre terra.
hai piantato le zucche? ed i pomodori?
buona serata
Un post che mi ha procurato una commozione intensissima.
ReplyDeleteTe lo dice una che si perde in continuazione, che dopo 28 anni a Milano ancora girava con lo stradario e una volta ha pure imboccato via dei Missaglia (sorta di autostrada) contromano, e che -in cerca di punti di riferimento certi- a 47 anni è tornata a vivere nella casa natale, per riprendere contatto con la terra ed imparare finalmente a zappare il suo giardino -presto anche il suo orto. Per poi cucinarsi le cose autoprodotte: c'è (ho) un bisogno immenso di ritornare alle origini, all'essenza delle cose, al fare con le proprie mani. E in questo ti sento sorella ed amica, da sempre.
Prima o poi ti manderò qualcosa di coltivato da me... un bacio Fiordi -e tieni duro, che' qui ti si vuole bene, bene benissimo :)*
marina
Sono contenta che tu abbia deciso di proseguire...spesso ho pensato anche io di chiudere e spesso me lo sono sentita dire da amiche cresciute con me: ho sempre detto di non farlo perche' poi ci si pente, del resto il bello di un blog e` di scrivere quando ci si sente di farlo, proprio come ad un diario cui si vuole raccontare qualcosa e tu hai raccontato cose bellissime.
ReplyDeleteRegioni apparentemente diverse la Puglia e l'Abruzzo, soprattutto il "mio" Abruzzo, quello dei monti, ma poi non cosi' dissimili se ritrovo la terra arida, la rucola selvatica e i fichi...mica sbagliato chiamarle "fiche", del resto gli alberi di tutti i frutti sono al maschile e il frutto al femminile :)
Ti stringo forte.
P.S. io ho provato a cambiare compagni di viaggio, da Chiara a Roberto e viceversa, ma spesso decidono loro dove andare :)
ciao elisa , dici bene che entrambe sono delle splendide regioni anche se ritrovarsi in un posto nuovo é allo stesso tempo eccitante e spaventoso. ma piano piano riuscirò a farmi spazio, almeno fino alla prossima destinazione :)
ReplyDeletegrazie, un abbraccio anche a te
ciao marina , a volte é necessario fermarsi da qualche parte e lo si fa sempre nei posti in cui si é cresciuti, sono i luoghi in cui nel bene o nel male ci hanno formato e dove abbiamo i ricordi piú belli e quelli piú brutti. serve a superare le proprie paure ed a guardare avanti.
bisogna perdersi per potersi ritrovare, se percorriamo sempre la stessa strada non guarderemo mai niente di nuovo. un abbraccio :)
ape , allora il nonno era dei nostri :) quest'anno solo pomodori e fagiolini, niente zucche, il prossimo anno :) baci
ciao Monica , eppure a me sembra di avere l'energia di un bradipo a volte. in Italia ci sono tornata dopo tanti anni di vita all'estero. avevo bisogno di riscaldarmi le ossa dopo tanta umidità inglese. é stata una decisione sofferta ma aiutata molto dagli eventi che hanno caratterizzato tutto questo periodo di riflessione. confesso che spesso mi viene voglia di tornare in Inghilterra, che non so se riuscirò mai ad abituarmi ad una certa mentalità ottusa e quadrata, ma per ora mi godo questa estate, e alla prossima si vedrà. baci :)
kebrunella , anche io i primi giorni che ero qui andavo a fare colazione al bar o mi facevo viziare con un cornetto. poi diventa tutto "normale", tutto scontato, e la colazione te la fai a casa. ma avere la possibilità di scegliere se farlo o meno é già qualcosa che ti fa stare bene :)
ciao Rosy , si mi ricordo di te :) grazie per il bentornata, spero che presto tu possa passare da queste parti :)
ciao Anguilla , grazie. cercherò sempre di fare quello che mi sento di fare, perché le cose fatte per forza mi riescono molto male, impiego molta piú energia se fingo di stare bene. un abbraccio :)
ciao orchidea grazie :)
baci anche a te Gab a presto :*
ciao isabilla grazie :*
ciao baol , una volta dobbiamo fare un raduno tutto pugliese, mi rendo conto che siamo in tanti e potrebbe essere una bella occasione per parlare di fiche e quant'altro :)
ciao Fedele , di alla mamma che forse qualche ricetta sua la potrei fare anch'io così almeno per una volta facciamo al contrario :) grazie
ciao Concettina , difficile aggiungere altro al tuo bel commento, é proprio così. di quale zona della Puglia sei? :)
frank , potrei prenderti in parola e fare grandi meditazioni, anche piú lunghe e tornare con reportage ancora piú nostalgici! :)
afrodita , un bacio, grazie.
fiordizucchina :** ti aspetto ne?
ciaoViolette , grazie. sarebbe dispiaciuto piú a me buttare all'aria due anni di un diario di vita quotidiana. meglio mangiarci sopra. un abbraccio :)
ciao stefania :) grazie!
returncode , i semi di sesamo mi sembrano una intuizione azzeccata. ci stanno bene anche dei semi di zucca, proveremo (io me e me stessa). un abbraccio e grazie :)
ady , per la verità parto piú spesso di quanto sembri. da quando sono tornata non sono stata ferma neanche un fine settimana, fa parte della mia natura curiosa e nomade, in un'altra vita devo essere stata una zingara :) un abbraccio
ciao gata :) in ferie non ci sono ancora stata e non ci andró credo fino a settembre. peró concedersi il lusso di andare via anche solo per due giorni é giá tanto per una che come me lavora da casa e passa la grande maggioranza del suo tempo rinchiusa. il fine settimana é quasi d'obbligo stare all'aria aperta, nonostante che con la vista del mare che ho da casa, mi basta affacciarmi per godere della bellezza naturale. un abbraccio a te e grazie :**
realupin , quelle volte che mi riesce di guardare le cose da un lato diverso, mi stupisco io stessa di quanto tutto potrebbe essere molto piú semplice di quello che é. peccato che per accorgersene si debba attraversare un campo pieno di spine, prima. grazie, un abbraccio
ReplyDeletepimms , hai ragione ma io sono rimasta ancora agli autogrill, per me non fa tanta differenza, in ogni caso ottimo :) se riesco ad imbroccare il casello giusto, volentieri! :)
lazingara , é vero, sono molto ambigui. la mia ha tentato di farti entrare in strade con divieti d'accesso, ma a parte quello devo dire che di solito va abbastanza bene, sono io che non riesco a seguire quello che mi dice :) baci
ciao Anna , pensa che invece io ad Ostuni non sono ancora mai stata ma é una delle mie prossime tappe in lista, dopo Lecce :) baci
Ahhh... k'lumbr.... !!
ReplyDeletenon sai che voglia mi fai venire di tornare a casa (carpino sul gargano)...!!
qui a parigi e' tutto grigio...
a dire la verita' ti invidio non poco..
grazie fiore !
fra un paio di settimane torno in Puglia, sul Gargano! Vivo a Milano...leggere i tuoi post è davvero come tornare a casa Fiore!
ReplyDeleteI profumi, le parole, lo zio che quand'era bambina mi portava in un cestino "una cosa buona"...pareva portasse un tesoro...e dentro il cestino i "fich clumbr"...
pure per me tornare anche solo per pochi giorni significa ricaricare le pile, miracoli della propria terra eh?
Non mollare ti prego! Rosanna
Semplice e delizioso, come la "non ricetta", genuino negli ingredienti, nelle parole e nei pensieri... Rara capacità di vedere le meraviglie e trovare la gioia nelle cose più piccole...
ReplyDeleteSuonerà banale, ma mi hai scaldato la giornata...perchè leggo e sento il sole e il vento e il profumo di quella terra...perchè leggo e ricodo immensi campi di grano a casa mia...
Semplicemente grazie
e per favore non smettee!!!!!
:-)
Alyssa
Mi fa piacere che tu abbia deciso di restare.
ReplyDeletePS
Forse Luisa di spinge ad entrare anche nelle vie sbagliate perchè hai selezionato come opzione trova la via più breve... questo evidentemente gli crea dei problemi.
Prova a mettere il percorso più veloce, dovrebbe andare meglio.
Ciao Fiordi:)
ReplyDeleteSono pugliese del sud,Castellana grotte :)E vivo a Milano da un po'di anni, per lavoro ovviamente.
La nostalgia è tanta,i sensi di colpa per mio padre che piange ogni volta che vado via anche.Ma per ora non ho altra scelta se la nostra amata Puglia nn riesce ad offrirmi altro...
Salutami il mare,il suo odore lo sento a volte improvviso anche al centro di MI e mi lascia stordita per dei minuti.
Concetta
ciao Fiordi!
ReplyDeleteEra un po' che non riuscivo a passare dal tuo bel e buon blog, a causa di un brutto problema di salute di un mio caro (che, fortunatamente, lentamente pare si stia risolvendo).
Ho letto con piacere gli ultimi post, che sono sempre fenomenali, in tutti i loro aspetti!
Sono molto felice che abbia deciso di non chiudere il blog; sarebbe stato un peccato enorme!
I tuoi post, le tue ricette, le tue foto, i tuoi racconti sono un piacere puro per tutti noi che ti seguiamo; hai il dono di farci notare le piccole cose, quelle che, magari, per mille motivi, non si notano più o si danno per scontate.
Grazie Fiordi, per tutte queste belle cose!
Baci e a presto!
Ughella =^.^=
sarebbe una cosa ottima fiordizucca....sono riuscito ad incontrarmi con blogger salernitani, vuoi che non riusciamo anche solo a prendere un caffè insieme tra blogger pugliesi? :)
ReplyDeleteDavvero un bel racconto...
ReplyDeleteE' vero! Gli autogrill inglesi, là si chiamano "Services" e sono stati il mio incubo!
AAAARGH!
grazie per questo post meraviglioso
ReplyDeletela foto delle mani mi piace tantissimo
un abbraccio
comidademama
grazie a te elena , ricambio il tuo abbraccio :)
ReplyDeletecuoremangiato , hai ragione che si chiamano Services ma non servono per nienete :))
baol , allora io comincio a pensarci e magari tu mi dai una mano sul luogo e sul quando? soprattutto non facciamoci solo un caffè, magari un bel pranzo in qualche fantastico agriturismo pugliese? :)
ciao ughella mi dispiace per il tuo caro e spero che tutto si risolva presto al meglio. grazie a te di essere ripassata ed un abbraccio forte.
ciao Concetta , ci sono tanti pugliesi trapiantati a Milano, purtroppo è ancora così ma spero tanto che con il passare degli anni la situazione si possa ribaltare o comunque possa migliorare, il nostro Sud è una risorsa ineguagliabile ed andrebbe curata piuttosto che abbandonata. baci :)
tulip hai una luisa anche tu? :) comunque forse hai ragione. ieri per fare un kilometro mi ha portato in certe strade di campagna che per un attimo ho temuto il peggio. però se non mi fossi persa non avrei visto delle splendide case immerse nel verde :) baci
Alyssa , grazie a te per le belle parole che hai saputo usare, un abbraccio :)
ciao Rosanna , bellissimo il Gargano, conto di andarci prossimamente. Sono stata spesso a Manfredonia quando ero in Puglia ed ho un ricordo bellissimo, della gente, del mare e del pesce locale! :) a presto allora!
angela , c'è chi farebbe carte false per andare a vivere a Parigi eh. io no di certo, a me non è piaciuta moltissimo, nel senso che è bella per andarci in vacanza ma forse per viverci non ci andrei, sarà che dopo aver imparato bene l'inglese i francesi non li capisco proprio! :)) baci
O Madonna, i fioroni della mia Puglia!!! Sigh, sob...pure la mamy me ne ha parlato stamattina, non é giusto...;-)
ReplyDeleteciao, e grazie per le tue bellissime immagini :)
Mi sembra che manchi una citazione però in questo tuo post, ossia l'olio più buono d'Italia (o comunque uno dei migliori esistenti in assoluto), ossia l'olio Colle di Murgia, i produttori sono proprio di Minervino, io lo trovo nelle fiere locali qui in pianura padana e simili quando vengono, per non parlare del paté di lampascioni ecc, li conosci?
ReplyDeleteCiao Alessandro!