28 August 2008
Riprendersi da una vacanza dev'essere straziante, ugualmente come riprendersi da un mini break grazie all'ennessimo Bank Holiday. C'è chi infatti si stressa a lavorare e c'è chi come me invece si stressa ad andare in vacanza, quando la vacanza presuppone organizzazione ed impegno mentale ancora prima di andarci.

Preferisco di gran lunga questi mini break in cui la mattina ti svegli, guardi fuori dalla finestra, vedi le solite nuvole minacciose e decidi di prendere il primo treno che va ad Oxford, così, perchè è solo ad un ora da Londra, non ci sei mai stata ed è poco impegnativa.

Arrivo in realtà di corsa alla stazione di Paddington e di corsa faccio il mio biglietto alla ticket machine automatica. Tic-tic-tic-tic il tempo vola e ho solo 2 minuti! I treni non aspettano mai, quelli, bisogna prenderli sempre al volo.

Ritiro il mio biglietto e salgo cercando un posto. Il treno è affollato, sembra che tutti vadano ad Oxford oggi. Eppure qui a Londra c'è il Notthing Hill Carnival, dal quale mi sono vista bene dal partecipare visto che a quanto ho sentito, è una vera e propria bolgia umana. Magari l'anno prossimo ci penso, ma per quest'anno di stare in mezzo alla calca non ci penso proprio.

Arrivata ad Oxford dopo 1 ora di treno, puntuale come uno svizzero, infilo il mio biglietto nell'apposita fessura che mi permettere di entrare aldilà della barricata e mi accorgo che me lo ha mangiato. Ma come? E ora come faccio a tornare indietro?



Un biglietto di andata e ritorno costa soltanto 19 sterline, poco male, anche se per un ora di treno si potrebbe fare molto meno. Un biglietto di sola andata o di solo ritorno, costa £ 18.90. Ora dico io, va beh che con la matematica non ci so fare, ma non vi pare un tantino incongruente? Dove sta l'affare? Non dovrebbe costare la metà questo biglietto? Sono solo alcune delle domande che avrei voluto porre al tipo dietro lo sportello, quando mi sono vista costretta a rifare il biglietto di solo ritorno (così per risparmiare almeno 1 sterlina), perchè quello che avevo fatto, con la fretta di andare, me lo sono scordato nella ticket machine!!!



La stazione di Oxford non è tanto distante dal centro ed Oxford in sè è navigabile tranquillamente tutta a piedi, premesso che si abbiano un paio di scarpe comode e che sia una bella giornata come quella che ho incontrato io domenica scorsa. Subito fuori si imbocca Park End Street e New Road dove si incontra subito il Castello di Oxford, che però io ho snobbato perchè ho pensato di visitarlo sulla via del ritorno e invece poi...



Attraversando Queen Street si arriva direttamente nella High Street, come ogni villaggio che si rispetti in Inghilterra, anche Oxford ha la sua High Street, che poi makes sense perchè se vuoi sapere dov'è il centro basta chiedere dov'è la High Street che ci arrivi dritto dritto, un po' come da noi il Corso o la Piazza del paese.




La vista panoramica dalla Christ Church Cathedral.


Le case colorate con il cielo minaccioso, ma tanto non piove...

E i tetti colorati...

Ogni building qui ha una sua particolarità, vuoi nella forma, vuoi nel colore o in quello che rappresenta. Molte di queste che sembrano case in realtà sono scuole di qualcosa: Nuffield College, Oriel College, Pembroke College, St. Cross College, St. John's College, St. Peter's College, The Queen's College, The Oxford University ovviamente, e così dicendo. Dove ti giri giri, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Radcliff Camera

Il centro città è tutto pianeggiante, motivo per cui si lascia camminare molto facilmente ed è pieno zeppo di biciclette, in questo ricorda molto Amsterdam, e come ad Amsterdam, anche ad Oxford c'è da fare più attenzione a non essere investiti dalla biciclette che dalle macchine.

L'aria che si respira è già diversa da quella di Londra, che pure a mio avviso è già vivibile.
La mia prima tappa è la Christ Church dalla quale, pagando la modica cifra di 3 sterline, si arriva al campanile attraverso una scala a chiocciola. Da qui si può godere di un panorama niente male dal quale si può osservare l'Università di Oxford, il Radcliffe Camera, una specie di Duomo che è in realtà una libreria.



Vista dall'interno della Christ Church

Preferisco di gran lunga questi mini break in cui la mattina ti svegli, guardi fuori dalla finestra, vedi le solite nuvole minacciose e decidi di prendere il primo treno che va ad Oxford, così, perchè è solo ad un ora da Londra, non ci sei mai stata ed è poco impegnativa.
Arrivo in realtà di corsa alla stazione di Paddington e di corsa faccio il mio biglietto alla ticket machine automatica. Tic-tic-tic-tic il tempo vola e ho solo 2 minuti! I treni non aspettano mai, quelli, bisogna prenderli sempre al volo.
Ritiro il mio biglietto e salgo cercando un posto. Il treno è affollato, sembra che tutti vadano ad Oxford oggi. Eppure qui a Londra c'è il Notthing Hill Carnival, dal quale mi sono vista bene dal partecipare visto che a quanto ho sentito, è una vera e propria bolgia umana. Magari l'anno prossimo ci penso, ma per quest'anno di stare in mezzo alla calca non ci penso proprio.
Arrivata ad Oxford dopo 1 ora di treno, puntuale come uno svizzero, infilo il mio biglietto nell'apposita fessura che mi permettere di entrare aldilà della barricata e mi accorgo che me lo ha mangiato. Ma come? E ora come faccio a tornare indietro?
Un biglietto di andata e ritorno costa soltanto 19 sterline, poco male, anche se per un ora di treno si potrebbe fare molto meno. Un biglietto di sola andata o di solo ritorno, costa £ 18.90. Ora dico io, va beh che con la matematica non ci so fare, ma non vi pare un tantino incongruente? Dove sta l'affare? Non dovrebbe costare la metà questo biglietto? Sono solo alcune delle domande che avrei voluto porre al tipo dietro lo sportello, quando mi sono vista costretta a rifare il biglietto di solo ritorno (così per risparmiare almeno 1 sterlina), perchè quello che avevo fatto, con la fretta di andare, me lo sono scordato nella ticket machine!!!
La stazione di Oxford non è tanto distante dal centro ed Oxford in sè è navigabile tranquillamente tutta a piedi, premesso che si abbiano un paio di scarpe comode e che sia una bella giornata come quella che ho incontrato io domenica scorsa. Subito fuori si imbocca Park End Street e New Road dove si incontra subito il Castello di Oxford, che però io ho snobbato perchè ho pensato di visitarlo sulla via del ritorno e invece poi...
Attraversando Queen Street si arriva direttamente nella High Street, come ogni villaggio che si rispetti in Inghilterra, anche Oxford ha la sua High Street, che poi makes sense perchè se vuoi sapere dov'è il centro basta chiedere dov'è la High Street che ci arrivi dritto dritto, un po' come da noi il Corso o la Piazza del paese.
La vista panoramica dalla Christ Church Cathedral.
Le case colorate con il cielo minaccioso, ma tanto non piove...
E i tetti colorati...
Ogni building qui ha una sua particolarità, vuoi nella forma, vuoi nel colore o in quello che rappresenta. Molte di queste che sembrano case in realtà sono scuole di qualcosa: Nuffield College, Oriel College, Pembroke College, St. Cross College, St. John's College, St. Peter's College, The Queen's College, The Oxford University ovviamente, e così dicendo. Dove ti giri giri, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Radcliff Camera
Il centro città è tutto pianeggiante, motivo per cui si lascia camminare molto facilmente ed è pieno zeppo di biciclette, in questo ricorda molto Amsterdam, e come ad Amsterdam, anche ad Oxford c'è da fare più attenzione a non essere investiti dalla biciclette che dalle macchine.
L'aria che si respira è già diversa da quella di Londra, che pure a mio avviso è già vivibile.
La mia prima tappa è la Christ Church dalla quale, pagando la modica cifra di 3 sterline, si arriva al campanile attraverso una scala a chiocciola. Da qui si può godere di un panorama niente male dal quale si può osservare l'Università di Oxford, il Radcliffe Camera, una specie di Duomo che è in realtà una libreria.
Vista dall'interno della Christ Church
Attraversando la High Street si finisce in Broad Street, una viuzza piccolina ma molto caratteristica dalla quale si può continuare a camminare a piedi imboccando St Giles e Woodstock Road. Una via tranquilla e pacifica dove probabilmente l'unica a camminare ero io.
Anche Oxford ha il suo canale, anzi il River Cherwell, nel quale è consentito un giretto in queste barchette tipo gondole, quasi come a Venezia.

Non so se il Bank Holiday ha spazzato via gran parte della gente che vive di solito qui, ma io ho avuto l'impressione che Oxford sia una città altamente vivibile e ovviamente giovane. Costosa è costosa, sembra quasi più di Londra, basta fermarsi a guardare una delle tante estate agents e verificare che i prezzi delle case qui vanno dalle 200 mila sterline in su.

Particolarità di Oxford sono i gargoyle, dal latino gurgulio, che significa sia gola che il suono che si produce quando si fanno i gargarismi. I gargoyle, tipo quelli raffigurati a Notre Dame di Parigi si trovano in molte delle chiese e delle case antiche di Oxford. La storia è lunga e complicata e io in storia sono anche stata rimandata una volta e quindi lascio a voi la briga di andare a cercare maggiori informazioni in proposito. L'importante è che se passate di qui, non vi limitiate a guardare dritto ma in alto, spesso anche molto in alto.

Il solito matrimonio che spunta sempre, questa volta in carrozza!

Particolarità di Oxford sono i gargoyle, dal latino gurgulio, che significa sia gola che il suono che si produce quando si fanno i gargarismi. I gargoyle, tipo quelli raffigurati a Notre Dame di Parigi si trovano in molte delle chiese e delle case antiche di Oxford. La storia è lunga e complicata e io in storia sono anche stata rimandata una volta e quindi lascio a voi la briga di andare a cercare maggiori informazioni in proposito. L'importante è che se passate di qui, non vi limitiate a guardare dritto ma in alto, spesso anche molto in alto.
Il solito matrimonio che spunta sempre, questa volta in carrozza!
St. John's College ed i suoi gargoyle...
University Parks
Uno dei cimiteri in una delle tante chiese del centro.
Facciata di St John's College
Una improbabile uscita di sicurezza!
E la porta che non c'è...
River Cherwell visto dal Magdalen Bridge
Magdalene College e i suoi gargoyle
Le porte colorate
Io vado a preparare la valigia. Sono in partenza per un altro weekend questa volta verso nord e nella città che racconterò al mio ritorno. Bentornati a tutti quelli che sono stati in vacanza!
Ingredienti
- 200gr di lenticchie rosse
- 2 carote
- 1 peperone rosso
- 1 peperone giallo
- 1 porro o 2 cipolle
- mezzo cucchiaino di curcuma
- mezzo cucchiaino di coriandolo in polvere
- mezzo cucchiaino di cumino in polvere
- mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
- 2cm di zenzero fresco grattugiato
- pomodorini ciliegia
- olio
- sale, pepe
Cuocete le lenticchie in acqua non salata poi scolatele in modo che perdano la maggior parte dell'acqua. In una padella soffriggete con un po' di olio, il porro ed i peperoni. Aggiungete le spezie e lasciate stufare per qualche minuto. A parte grattugiate le carote. Aggiungete le lenticchie nella padella con i peperoni e i porri ed infine le carote grattugiate. Mescolate bene, aggiustate di sale e pepe e rovesciate in una teglia da forno o in singoli pirottini. Tagliate a metà alcuni pomodori ciliegia e disponeteli sopra le lenticchie. Cuocete a 200 C per circa 30 minuti o fino a quando i pomodirino non si saranno arrossati.
English please
Red Lentils Flan
Ingredients
- 200gr red lentils
- 2 carrots
- 1 red pepper
- 1 yellow pepper
- 1 leek or 2 onions
- 1/2 tsp turmeric
- 1/2 tsp coriander powder
- 1/2 tsp cumin powder
- 1/2 tsp chilly powder
- 2cm fresh grated ginger
- cherry tomatoes
- olive oil
- salt, pepper
Cook the red lentils in unsalted water and drain well to remove the water in excess. In another pan, gently fry the chopped leek with the peppers, then add the spices and toss for a few minutes until cooked through. When cooked, add the grated carrots and the lentils, mix well then pour everything into a oven pan or single rameskins. Cut the cherry tomatoes in half and garnish the top. Bake at 200 C for about 30 minutes or until golden on top.
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La mia attrezzatura

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• Sagres, Part 1, Portugal
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• Oxford, U.K.
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• London Gay Pride 2008
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• The Italian Garden, London
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Published
Blikki - Feb/Mar 2013