29 April 2006
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
In passato ho proposto una ricetta ancora più semplice, i Lampascioni alla Minervinese, che ne prevede semplicemente la cottura in acqua bollente ed il condimento con un filo d'olio e un po' d'aceto. In un modo o nell'altro, vanno mangiati con moderazione. Diciamo che una decina di lampascioni per persona sono sufficienti ad evitare imbarazzanti disturbi intestinali. Chi vuole capire capisca... Buon ponte e buon Primo Maggio a tutti!
IngredientiI lampascioni vanno puliti come fossero una cipolla. Spellati dei loro strati esterni terrosi, fino a quando si raggiunge lo strato pulito. Con un coltello si pratica una croce al fondo di ogni lampascione, per facilitarne la cottura all'interno. Si mettono in acqua fredda per tutta la notte. In questo modo spurgano tutta l'eventuale terra in eccesso e perdono anche un minimo di amaro. Il giorno dopo si lavano bene e sono pronti per essere usati. Per questa ricetta si fa soffriggere uno spicchio d'aglio in abbondante olio. Meglio se si usa un contenitore di terra cotta. Soffriggete l'aglio e se desiderate anche un peperoncino secco o fresco. Aggiungete la pancetta tagliata a dadini o in alternativa della salsiccia secca o del lardo. Aggiungete i lampascioni, qualche tocchetto di Parmigiano Reggiano incluso la crosta, salate, pepate e coprite la pentola. L'acqua che fuoriesce dai lampascioni e l'olio aggiunto, dovrebbero essere abbastanza da non necessitare altro liquido per la cottura. Quindi quando lavate i lampascioni, meglio se non li fate scolare a lungo. Vanno cotti a fuoco basso e a pentola coperta per circa 1 ora o 1 ora e mezza. Infilate la forchetta in un lampascione per verificarne la cottura all'interno. Devono essere morbidi ma non sfatti. Si servono caldi, accompagnati con il pane ed un buon bicchiere di vino.
- lampascioni
- salsiccia secca o lardo o pancetta
- tocchetti di formaggio Parmigiano Reggiano
- pepe o peperoncino
- aglio
- olio
- sale
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28 April 2006
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
Certamente quella selvatica é particolare, molto piú piccante e soprattutto gratis. Presenta dei piccoli buchi su ogni foglia ed é facilmente riconoscibile.
Anche con questo tipo di rucola si puó fare il pesto, guarnire la pizza, fare delle belle insalate con i pomodori, oppure come spesso si fa da noi, con gli strascinati e i pomodori pelati casalinghi, cosparsi di ricotta dura stagionata. La ricetta non ha bisogno di essere presentata, ma anche per questa, andate ad occhio!
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
26 April 2006

La crostata é quella della zia Cenzina che come sempre fa tutto ad occhio. Quando le chiedi una ricetta lei dice "Metti zucchero, farina, burro..." e tu dici "Si, ma quanto?" e lei risponde "Beh, fai ad occhio no?". Si zia, ma poi come la scrivo la ricetta? Ad occhio? Qualche variante si può fare eliminando completamente il cioccolato, oppure aggiungendo pezzettini di frutta candita al cioccolato o utilizzando cacao amaro in polvere. De gustibus...
Ingredienti per la pasta frollaIngredienti per il ripieno
- 500gr di farina
- 200gr di zucchero
- 300gr di burro
- 4 tuorli d'uovo
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di vanillina
Preparate il ripieno lavorando la ricotta con un cucchiaio fino a ridurla ad una consistenza cremosa. Aggiungete il succo di limone, la scorza del limone grattugiata, lo zucchero, il cioccolato fondente grattuggiato o tagliato grossolanamente. Mescolate bene e mettete in frigo a riposare. Preparate la pasta frolla lavorando la farina ed il burro, aggiungete i tuorli d'uovo nel centro, lo zucchero, la vanillina e il sale. Impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea che metterete a riposare in frigo per circa 30 minuti. Stendete la pasta con il mattarello con uno spessore di circa mezzo centimetro. Disponetela poi all'interno della teglia che andrete ad utilizzare, ricoprendo con la pasta i lati della teglia, in modo da formare la crosta della crostata. Tagliate la pasta in eccesso e lavoratela nuovamente per formare le striscioline da mettere sulla crostata.
- 400gr di ricotta
- 100gr di zucchero
- 150gr di cioccolato fondente amaro
- il succo di 1 limone
- la scorza grattugiata di 1 limone intero
Riempite la pasta frolla con il composto di ricotta e livellate con una spatola. Coprite con striscioline di pasta frolla e se avanza la pasta, divertitevi con qualche decorazione sfiziosa. Spolverizzate con zucchero ed infornate in forno preriscaldato a 180 C per circa 30 minuti o fino a quando la pasta non si sarà dorata. Come sempre attenetevi alle indicazioni del vostro forno. I tempi potrebbero variare a seconda del modello, a gas, elettrico, ventilato o meno.
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



25 April 2006

Voi siete di nuovo in vacanza per il giorno della liberazione, che mai come oggi forse é buono e giusto, noi si lavora come sempre, perché qui nessuno ci ha ancora liberati. Questi li abbiamo mangiati qualche giorno fa a casa della zia Cenzina. Una versione un po' piú stravagante rispetto alla "solita" pasta ripiena. Ci siamo divertite intorno al tavolo a formare cuori e stelle, le donne della famiglia, proprio come si usava fare una volta. A turno abbiamo impastato, spennellato, riempito e tagliato. La zia dopo un po' si é "sfastidiata" e ha improvvisato una mezza luna, ma noi l'abbiamo convinta a ritornare sull'idea originale di stelle e cuori. I miei sono quelli piú pieni, sembrano dei panzerotti. Non se ne mangiano piú di 4 o 5 a persona. Si possono congelare facilmente, dopo averli lasciati per una mezza giornata ad asciugare.
Ingredienti per la pasta: 500gr di farina, 2 uova, acqua quanto basta
Ingredienti per il ripieno: 1 mozzarella, 200gr di prosciutto crudo tagliato a dadini, 1 uovo, una manciata di prezzemolo, sale, pepe
Preparate la pasta all'uovo con la farina e le uova intere, aggiungendo acqua quanto basta a formare una pasta liscia e omogenea, non troppo seccca. Lavorate la pasta per una decina di minuti poi lasciatela riposare per una mezz'ora e preparate il ripieno.
Tagliate la mozzarella a dadini, mescolatela al prosciutto crudo, con l'uovo, il prezzemolo, il sale e un po' di pepe. Amalgamate tutto con una forchetta e mettete a riposare.
Preparate la sfoglia stendendo la pasta con la macchinetta al numero 5.
Formate delle piccole palline di ripieno e posizionatele equidistanti, spennellate la sfoglia con bianco d'uovo leggermente sbattuto, ripiegate su se stessa e tagliate della forma che preferite, o con un tagliabiscotti a forma di stella o di cuore.
Mettete i ravioli a riposare su una spianatoia infarinata. A questo punto potete decidere come condirli. Con un sugo semplice di pomodoro, con burro e salvia in bianco, oppure come ha fatto la zia Cenzina. Li ha sbollentati in acqua poco salata fino a quando non sono venuti a galla, li ha messi in una pirofila, ha versato un po' di salsa, li ha infornati a 200 C per una decina di minuti e li ha serviti caldi.
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
23 April 2006

Lo shortbread è un pensiero caldo e malinconico, rivolto al tempo appena trascorso e ai deliziosi incontri che abbiamo fatto. Da mangiare in compagnia, davanti ad una tazza di tè, magari un tè come questo, aromatizzato all'amaretto, profumato e colorato.
Ingredienti
- 150gr di anacardi
- 120gr di farina
- 200gr di zucchero
- 30gr di fecola di patate
- 2 cucchiaini di zenzero in polvere
- 180gr di burro
- zucchero per guarnire
Mettete tutti gli ingredienti nel mixer e mixate fino a quando tutti gli ingredienti non si saranno mescolati ed amalgamati, fino ad ottenere una pasta omogenea. Versate questo composto in una teglia a cerniera di circa 20 cm, imburrata ed infarinata precedentemente. Pressate il composto con le dita, livellando omogeneamente la superficie. Cuocete nel forno preriscaldato a 160 C per circa 35 minuti o fino a quando non si sarà dorato. Tirate fuori dal forno e guarnite con lo zucchero immediatamente. Tagliate subito con un coltello e lasciate raffreddare completamente. Una volta raffreddato sarà molto più difficile tagliarlo, quindi l'operazione di taglio va fatta necessariamente prima.
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

13 April 2006

IngredientiIngredienti per la decorazione
- 350gr di farina bianca
- 55gr di zucchero
- 1 cucchiaino di noce moscata
- 1 cucchiaino e mezzo di mixed spices
- 1 pizzico di sale
- 14gr di lievito secco in polvere
- 120gr di frutta secca mista o uvetta o frutta candita
- 170ml di latte
- 1 uovo
- 55gr di burro
Mettete la farina setacciata in una terrina capiente, aggiungete lo zucchero, la noce moscata, le spezie, il sale e il lievito mescolando bene. Riscaldate il latte e scioglietevi dentro il burro. In un'altra terrina sbattete l'uovo, aggiungete poi il latte e il burro e sbattete bene. Versate questo liquido nella terrina con la farina e mescolate bene con un cucchiaio. Versate il tutto su una spianatoia infarinata e lavorate questo composto per circa 5 minuti. Aggiungete piú latte se risultasse troppo secco e piú farina se risultasse troppo appiccicoso. Riportate la pasta in una terrina e mettetela a lievitare in un posto caldo per 45 minuti o fino a quando non avrá raddoppiato il suo volume. Riprendete la pasta e lavoratela nuovamente sulla spianatoia, questa volta aggiungendo la frutta candita o altro che deciderete di aggiungere. Dividete la pasta in 10 palline e mettetele su una teglia imburrata ed infarinata. Formate una croce con il coltello su ogni pallina. Mettete nuovamente a lievitare per altri 20 minuti. Riscaldate il forno a 200 C ed infornate per 15/20 minuti o fino a quando non si saranno dorati. Per la glassa, mescolate lo zucchero a velo con il latte fino ad ottenere una cremina omogenea senza grumi. Spennellatela tra le croci formate precedentemente e fate raffreddare.
- 2 cucchiai di latte
- 150gr di zucchero a velo

12 April 2006

Ingredienti: 800gr di polpa di zucca, 1lt di brodo vegetale, una decina di foglie di salvia fresca, 4 cucchiai di miele, olio d'oliva
Tagliate la polpa della zucca a pezzettoni e mettetela a cuocere in un litro di brodo per circa 10 minuti o fino a quando non si sará ammorbidita. In un pentolino a parte, rosolate le foglie di salvia in un po' d'olio, fino a quando le foglie non risultano croccanti. Mettete la polpa della zucca nel frullatore o nel mixer, aggiungendo piú o meno brodo a seconda della densitá desiderata. Aggiungete le foglie di salvia e mixate per qualche secondo fino ad ottenere una crema omogenea. Riportate la zuppa in padella, riscaldate a fiamma bassa e versate il miele, mescolando. Servite la zuppa calda, magari cospargendo con altra salvia secca.



11 April 2006

Ingredienti
- 350gr di farina
- 200gr di zucchero
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- 500ml di acqua
- 150ml di olio
- 1 cucchiaio di tè al rabarbaro
Portate l'acqua ad ebollizione, versate il tè verde e lasciate in infusione per 5 minuti. In una terrina mescolate la farina setacciata, lo zucchero, il lievito e il sale. Versate quindi l'olio, poi l'infuso di tè con le foglie di tè stesse, mescolando bene fino ad eliminare gli eventuali grumi. Versate negli stampini per muffin o mini muffin e cuocete in forno preriscaldato a 180 C per 40 minuti circa o fino a quando non si saranno dorati. Fateli raffreddare nel forno spento con lo sportellino aperto.



10 April 2006

Finalmente un weekend quasi primaverile. Il sole c'era tutto, c'erano persino persone in costume da bagno sdraiate sull'erba a prendere il sole. Peccato che c'erano solamente 10 gradi e a me non passava nemmeno lontanamente l'idea di svestirmi. Ma si sa, paese che vai, usanza che trovi. Siamo stati in gita in un bellissimo paesino qui vicino, chiamato Dartmouth.
É un paese che mi ricorderò per sempre, non solo per la sua bellezza, ma soprattutto per averlo attraversato correndo in una piccola gara di corsa di 10Km che si ripete ogni anno, in agosto. Il centro cittadino è tutto pianeggiante ma tutt'intorno ci sono salite e discese che se ci penso mi fanno male ancora le gambe!

Per arrivare a Dartmouth bisogna attraversare il fiume Dart. Non esiste nessun ponte, ma il trasferimento da una sponda all'altra avviene tramite un metodo piuttosto primitivo. Tutte le macchine, ed i loro passeggeri, vengono trasportati su una specie di zattera attaccata ad una grande barca che li trascina dall'altra parte. Un metodo bizzarro ma sempre divertente, una delle particolarità di questo posto, che se avesse un ponte vero, sarebbe trafficato e perderebbe la tranquillità e la sua naturale bellezza. A Dartmouth per fortuna non si trovano i soliti negozi delle grandi catene, ma ci sono negozietti caratteristici, gallerie d'arte, negozietti persino con prodotti italiani tipo mozzarelle di bufala (confezionate, meglio che niente), cacciatorini, salame milano, taleggio e via dicendo, addirittura una vera pescheria con un vero pescatore che vende vero pesce. Strano ma vero, abbiamo trovato anche un bellissimo e buonissimo ristorante di soli 20 coperti, del quale spero di parlare la prossima volta che riesco a farvi vedere che cosa abbiamo mangiato, perché a questo giro io ho mangiato e basta!

La granita alla menta ci stava proprio bene anche perché dopo molti anni, mi sono abituata alle temperature polari e non faccio più caso se mangio un gelato a dicembre o una zuppa calda in agosto. Tempo di menta fresca da queste parti. Mi fa ricordare quando ero piccola, il giardino della nonna pieno di menta che lei appunto usava per fare la granita o il tè alla menta da mettere in frigo e bere ghiacciato. Per questa granita ho usato il tè Darjeeling sfuso. Se non lo avete potete usare il tè Jasmine, o un altro tè nero leggero che non copra la menta ma la esalti. Lo stesso infuso può essere utilizzato semplicemente come bevanda da mettere in frigo da bere fredda, come faceva la nonna Rosa.
IngredientiFate bollire l'acqua e spegnete. Aggiungete le bustine di tè e la menta. Lasciate in infusione per 10 minuti. Togliete le bustine di té e la menta, aggiungete lo zucchero e girate bene fino a completo scioglimento. Versate in un contenitore adatto al freezer (tipo uno stampo per plum cake). Fate raffreddare completamente, poi mettetelo in freezer. Dopo circa 30 minuti, controllate che si sia lievemente ghiacciato. Girate con un cucchiaio di legno. Ripetete l'operazione ogni 30 minuti circa fino a quando non si sarà ghiacciata completamente. Mescolando ogni mezz'ora, si evita che la granita diventi un blocco di ghiaccio, difficilmente riducibile in granita successivamente. In un paio d'ore la granita dovrebbe essere pronta.
- 1lt di acqua
- 3 bustine di tè (o 3 cucchiai rasi di tè sfuso)
- un mazzetto di menta fresca
- 2 cucchiai di zucchero


Ha proprietà espettoranti, antisettiche, carminative, digestive, antifermentative, antispasmodiche, emmenagoghe, calmanti, rinfrescanti e il mentolo in essa contenuto ha un leggero effetto analgesico, antinevralgico.
L'infuso di menta (o anche della menta essiccata aggiunta ad un tè) è un buon digestivo dopo pranzo ed ha un effetto calmante anti-insonnia. Si puó usare per fare gargarismi per disinfettare e sciacquare la bocca o per tonificare e decongestionare la pelle del viso che tende ad esser grassa.
Molte sono le possibilità di utilizzo della pianta fresca, secca o come olio essenziale. Provate a fare questa maschera rinfrescante, idratante e rilassante. Frullate la polpa di mezzo cetriolo insieme con 20 foglie circa di menta fresca, lasciar riposare per 5 minuti passare al setaccio e unire al succo ricavato 1 cucchiaio circa di argilla bianca (caolino). Stendete la cremina sul viso e lasciate agire per 15 minuti circa. Risciacquate con acqua tiepida.
7 April 2006

Ho trovato la mortadella, trallallero trallallá! Qualcuno si è finalmente accorto che su quel banco scarno di salumi mancava la regina delle regine, lei, la mortazza!
Qualche giorno fa ho ricomprato la mortadella nello stesso posto. Ho chiesto di tagliarla più fine possibile. Mi è capitato un tipetto che era al suo primo giorno di lavoro. Ho subito tremato all'idea di come me l'avrebbe tagliata.
Gli ho detto - Posso avere 200 gr di mortazza? In inglese of course e senza dargli del Lei, perché qui non si usa!
Lui sbuffando sbuffando ha iniziato a tagliare.
Ha tagliato due fette, mi ha guardato e mi ha detto - Va bene così?
Io ho pensato - Ma chi me l'ha mandato questo oggi?
Gli ho detto - Sono due etti?
E lui mi dice - Ah, pensavo avessi detto 2 grammi...
Ma dico io, ma secondo te mi faccio 15 minuti di macchina per venire a prendermi 2 grammi di mortazza da te? Va bene che il mio inglese non è perfetto ma duecento grammi riesco ancora a dirlo! Che poi due fette di mortazza pesano di gran lunga molto più di due grammi!!!
Ha ripreso a tagliare e a distribuire la mortazza con il classico stile inglese montagna. Le fette cioè una sull'altra schiacciandole bene con l'altra mano per paura che scappino.
Il tempo passava. A me veniva voglia di lasciarlo lì a tagliare per ore fino a quando non imparava a mettermele in fila come si deve. Ma tant'è..
Mi riguarda e dice - Va bene così?
Io guardo la bilancia e vedo il numero 64. Penso che non c'entri niente con il peso, ma poi mi viene il forte dubbio che lo sia.
Gli chiedo - Scusa, ma sono 200 grammi!!?
E lui dice - No, sono 64...
Ne voglio 200 grammi!!!
Mi veniva da piangere! Per non cadere nella disperazione ho chiuso gli occhi ed ho immaginato una salumeria italiana di una qualsiasi città italiana, persino di uno sperdutissimo paese italiano e il suono dell'affettatrice ed il profumo dei salumi tutt'intorno, mi hanno fatto passare la voglia di staccargli il collo. Ho immaginato il mio salumiere di fiducia che con molto garbo mi porge la fettina di mortazza e dice - Gradisce? Io che me la porto alla bocca e lei che si scioglie completamente nella stessa. Va bene cosí? - mi chiede lui. E io rispondo - Perfetta!
Tic, tac, tic, tac... Qualcuno glielo spiegherà come si taglia la mortazza a questo commesso per favore o gli devo fare un corso accelerato!? Qualcuno gli dirà che le montagne di mortazza mi fanno accapponare la pelle? Ma il vostro salumiere quanto ci mette a tagliare due etti di mortadella?
E va beh, però anche tu, hai trovato la mortazza e ora ti lamenti di come te la tagliano. Ma non ti accontenti mai, ne?
Ingredienti per la pastaIngredienti per il ripieno
- 350gr di farina bianca
- 1 bustina di lievito secco in polvere
- 500ml di acqua
- 1 cucchiaio di olio d'oliva
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 150gr di mortadella
- un mazzetto di prezzemolo tritato
- 1 mozzarella
- 2 cucchiai di formaggio grattugiato
- 1 uovo sbattuto, sale, pepe
Preparate il ripieno sbattendo l'uovo in una terrina. Aggiungete la mortadella tagliata grossolanamente, la mozzarella, il prezzemolo, il formaggio grattuggiato, sale e pepe. Coprite e mettete in frigo fino a quando la pasta non sarà pronta.Preparate il lievito secondo le istruzioni indicate sulla vostra confezione. Per la mia pasta ho usato 500ml di acqua tiepida e 1 cucchiaino di zucchero. Lasciate riposare il lievito fino a quando non si formano le bolle. Lavorate la farina con il lievito fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea e mettetela a lievitare in una terrina coperta da un panno, in un posto caldo per 3 ore. Quando la pasta sarà lievitata, lavoratela sulla spianatoia e stendetela con uno spessore di circa 3mm. Ritagliate dei cerchi del diametro di circa 10 cm.Riempite i cerchi con un po' di ripieno e chiudeteli a mezza luna schiacciando i bordi con una forchetta. Fateli lievitare per altri 30 minuti. Spennellateli con un po' d'olio ed infornateli in forno preriscaldato a 200 C per circa 15 minuti o fino a quando non si saranno dorati.
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6 April 2006
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Ingredienti
- 400gr di rabarbaro
- 2 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai di rum (o acqua)
- 2 cucchiai di farina 00
- 2 cucchiai di farina autolievitante
- 2 cucchiai di amido di mais
- 2 uova
- 75gr di zucchero
In un pentolino mettete il rabarbaro tagliato a pezzi, lo zucchero e il rum. Cuocete per 5 minuti o fino a quando il rabarbaro non risulta tenero. Spegnete e mettete da parte. Nel frattempo preparate il composto per la crosta. Sbattete le uova fino a farle gonfiare, aggiungete a poco la volta lo zucchero e continuate a sbattere fino a quando non si sarà amalgamato bene. Aggiungete la farina e procedete ugualmente fino a quando gli ingredienti non si saranno amalgamati e non ci saranno grumi. Mettete il rabarbaro in un contenitore adatto al forno a vostra scelta. Per il mio ho usato una scodella trasparente del diametro esterno di 17 cm. Versatevi il rabarbaro poi sopra delicatamente il composto per la crosta. Cuocete in forno preriscaldato a 180 C per circa 45 minuti o fino a quando la crosta non sarà dorata e cotta bene all'interno. Aiutatevi con uno stuzzicadenti per verificare. Lasciate raffreddare un po' prima di servire.
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4 April 2006
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Ingredienti
- 8 capesante
- 25gr di funghi secchi oyster
- 1/2 bicchiere di sake
- 2 cucchiai di formaggio grattuggiato
- 2 cucchiai di pane grattato
- tè Sencha ai fiori di ciliegio per guarnire
- sale, pepe, olio
Ingredienti per la crema al Matcha
Mettete i funghi oyster a mollo in acqua bollente per almeno 15 minuti. Potete usare i funghi già freschi o anche un altro tipo di funghi. Pulite il porro ed affettatelo finemente. Fatelo soffriggere in una padella con un po' d'olio fino a quando non si sarà ammorbidito senza farlo bruciare. Aggiungete le capesante e rosolate per un paio di minuti. Strizzate bene i funghi ed aggiungeteli alle capesante, rosolate per altri 2 minuti. Salate, pepate e sfumate con il sake. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per 2 minuti. Spegnete e mettete da parte.
- 2 cucchiai di burro
- 2 cucchiai di farina
- 500ml di latte
- 2 cucchiaini di matcha
- 3 cucchiai di acqua calda
Preparate la crema al Matcha facendo sciogliere il burro in un'altra padella. Versate la farina poco alla volta sempre mescolando con una frusta per evitare i grumi. Otterrete una palla compatta e liscia. Versate quindi il latte poco alla volta, mescolando velocemente fino ad ottenere una crema omogenea. Sciogliete il matcha in 3 cucchiai di acqua calda, poi versatela nella crema e continuate a mescolare bene. Salate, pepate.
Versate le capesante in una terrina a piacere. Coprite con la crema al matcha, poi cospargete di parmigiano ed infine di pane grattuggiato. Cuocete in forno pre-riscaldato a 200 C per 10/20 minuti, a seconda del forno che avete, fino a quando il pane grattuggiato non avrà formato una bella crosta dorata. Servite guarnendo con foglie di tè Sencha ai fiori di ciliegio.
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La mia attrezzatura
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Photo Tour
• Sagres, Part 1, Portugal
• Lagos, Portugal
• Portimão, Portugal
• Crete, Greece
• St. Patrick's Day, Dublin, Ireland
• Bettystown, Ireland
• Capri, Amalfi, Sorrento
• Marrakech, Morocco
• Puglia, Italy
• Eastbourne, East Sussex, U.K.
• Battersea Park, London
• Hastings, East Sussex, U.K.
• Isle of Wight, U.K.
• Richmond Park, London
• Venezia, Italy
• Oxford, U.K.
• Highgate Cemetery, London
• Canary Wharf and Greenwich, London
• Regent's Park, London
• London Gay Pride 2008
• The Italian Garden, London
• Tower Bridge, London
• Holland Park and Kyoto Gardens, London
• Urbino, Italy